Il presidente dell’Ordine degli infermieri di Cosenza, Fausto Sposato, chiede che si proceda, con urgenza, alle assunzioni di personale infermieristico e Oss presso le strutture ospedaliere di tutta la regione: “Da tempo ribadiamo che il fattore organizzativo sia propedeutico alla buona sanità. E da troppi mesi chiediamo che l’ospedale di Cosenza così come tutte le strutture si organizzino al meglio – dice Sposato – Purtroppo, non è accaduto ed oggi recriminiamo sul fatto che molti colleghi sono a casa, perché positivi al Covid e molto più esposti degli altri. Manca personale, mancano infermieri. Anche per questo motivo aggiungiamo che si deve accelerare perché i fondi ci sono. Sono stanziati ed assegnati. Mancano almeno 5000 infermieri in tutta la regione”.
Stesso discorso per lo snellimento delle procedure concorsuali: “Non si può più attendere ulteriormente” – afferma Fausto Sposato – “I concorsi sono fermi da mesi ed oggi è tempo di procedere”.
“Gli operatori – continua – di supporto, gli infermieri e chiunque operi nel campo sanitario è in pieno affanno. Potenziamo gli organici, mettiamo in sicurezza chi è più esposto, programmiamo altri interventi strutturali. E non dimentichiamo il sussidio Covid annunciato ma mai realmente pagato”.
Sposato cita l’esempio dell’Usca di Cosenza: “Non può reggere una sola unità, penso sia evidente. Anche in questo caso manca personale ed occorre integrare quanto prima il sistema, oltre che i laboratori. Noi non siamo eroi, come siamo stati definiti nel primo lockdown, ma esigiamo atti concreti per lavorare in serenità e sicurezza. Limitando gli accessi inappropriati, insistendo sui Dpi e pretendendo celerità nelle scelte. Anche verso i cittadini ed i pazienti”.
Infine, l’appello all’uso delle mascherine: “Sembra scontato ed invece possiamo testimoniare come l’utilizzo – spiega il presidente Opi – sia stato e continua ad essere fondamentale per bloccare la pandemia. Meglio una mascherina che una maschera d’ossigeno”.