Conte:”Mia responsabilità su commissari in Calabria, voglio evitare altri passi falsi”

Red02

Dopo le dimissioni di due commissari alla Sanità in Calabria, prima il generale Cotticelli (in Calabria dal dicembre 2018), a seguito delle sue affermazioni durante un’intervista su Rai 3 e poi, le dimissioni di Zuccatelli arrivate a qualche giorno dalla nomina da parte del Cdm. In ultimo la rinuncia (all’indomani della nomina) del rettore uscente dell’Università di Roma La Sapienza per “motivi personali”, il dito viene puntato contro il Governo Conte2. Se in molti speravano in Gino Strada Commissario ad acta, nella tarda serata di ieri la notizia di un accordo per la Calabria tra Emergency e Protezione civile. Il Governo è così chiamato sotto accusa per la situazione che si è venuta a creare in Calabria tra una sanità allo sbando, carenze di personale e il virus che non si arresta.

Conte: “Responsabilità mia ma percorso condiviso”

“Mi assumo tutta la responsabilità della scelta di Gaudio. Non solo del fatto che la designazione non è andata a buon fine, ma anche delle precedenti nomine”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in un colloquio con Repubblica. Gaudio? “L’ho scelto io – afferma – sia per Zuccatelli, che per Gaudio, c’è stato il pieno confronto e la condivisione con tutti i ministri coinvolti”. “Le responsabilità – aggiunge il premier – ricadono primariamente su di me, se coinvolgono il governo. Vale per Gaudio, come per Cotticelli. E anche per Zuccatelli, altissimo profilo, che però con quei video e quelle dichiarazioni inappropriate ha aperto una ferita con la comunità calabrese”. “Non si è aperta una crepa nella maggioranza, per il semplice fatto che mi assumo la responsabilità”.

E, ribadisce, ”il processo decisionale si è sviluppato in modo lineare e nel pieno confronto con tutti i ministri direttamente coinvolti: la proposta spetta al ministro dell’Economia, di concerto con quello della Salute, con il parere del ministro degli Affari regionali e la deliberazione del consiglio dei ministri. E il processo prevede altresì il parere del presidente della regione Calabria. Infine, la mia firma in calce”.

Gaudio: “Avevo chiesto tempo ma c’è stata fuga notizie”

“Ho spiegato al presidente che non potevo accettare per motivi personali e familiari”, dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Eugenio Gaudio, ex rettore della ‘Sapienza’ di Roma per spiegare il rifiuto dell’incarico di commissario della sanità in Calabria, e afferma: “Sgombro subito il campo. Non ho detto di ‘no’ per via della questione di Catania (dov’è indagato per un concorso universitario, ndr) perché nel pomeriggio il mio avvocato mi ha comunicato che il procuratore ha depositato la richiesta di archiviazione nei miei confronti. Dai tabulati risultava del resto la mia estraneità alla vicenda”. Gaudio racconta: “Ho parlato lunedì mattina con il presidente Conte e il ministro Speranza: mi hanno trasmesso la loro stima per come ho guidato la Sapienza, mi hanno detto che tra l’altro era importante il mio essere calabrese per un incarico come quello di commissario ad acta per la Sanità” ma poi “ho chiesto tempo per rifletterci. Sono stato tutta la giornata in ateneo e la sera quando sono tornato a casa ne abbiamo parlato. E abbiamo deciso di no”. Nel frattempo, la nomina era già finita sui giornali: “Sono fughe di notizie”, commenta Gaudio.

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