“Tutte le U.O di Pneumologia” in Calabria “sono attualmente in grave carenza perché ridotte al minimo in decenni da politiche che le hanno decimate nei posti-letto e negli organici. Ora è il momento di rimediare a quello che non si è fatto per decenni, invertendo decisamente nei fatti la rotta sbagliata ed attuando il più rapidamente possibile quanto stabilito”. Lo scrive il Presidente dell’Aipo (Associazione italiana pneumologi ospedalieri) della Calabria Paolo Gambardella in una lettera aperta al neo-commissario alla sanità Guido Longo. “Il Covid 19 – prosegue – ha frequentemente tra le sue manifestazioni gravissime polmoniti con insufficienza respiratoria che può evolvere molto rapidamente verso la sindrome da distress respiratorio, che nei quadri di maggiore gravità richiede l’intervento del rianimatore e l’intubazione del paziente. Le Pneumologie e le Terapie semi intensive respiratorie rappresentano il primo luogo di cura per il trattamento delle gravi polmoniti causate dal Sars-CoV-2. Per dare le adeguate risposte terapeutiche, ci vogliono persone capaci di gestire pazienti con grave insufficienza respiratoria in ossigenoterapia e ventilazione non invasiva e questa competenza è presente da sempre negli specialisti pneumologi. Nella nostra regione, con enormi sacrifici e riconversioni in Reparti Covid, le U.O. di Pneumologia e gli pneumologi hanno assicurato le cure ai pazienti degenti affetti da Covid, ed ai pazienti non covid affetti da altre patologie respiratorie. La circolare del Ministero della Salute dell’1 marzo 2020 stabiliva che fosse ‘necessario, nel minor tempo possibile, attivare a livello regionale un incremento delle disponibilità del 50 % del numero dei posti letto in terapia intensiva e del 100 % del numero dei posti letto in unità operative di pneumologia e in unità operative di malattie infettive, isolati e allestiti con la dotazione necessaria per il supporto ventilatorio (inclusa la respirazione assistita)’. Il cosiddetto decreto rilancio, recepito dalla struttura commissariale calabrese disponeva che le Aziende sanitarie incrementassero i posti letto delle Terapie Semintensive di ulteriori 136”. “Senza alimentare polemiche riguardo i ritardi accumulati – conclude Gambardella – è il momento per tutti noi di rimboccarsi una volta per tutte le maniche e di mettere in atto una vera e propria riorganizzazione dei reparti e ad un incremento delle risorse umane, tecnologiche e dei posti letto che consentano, qualora ve ne sia necessità, di accogliere pazienti Covid. Rivolgo un accorato appello affinché siano potenziate le Unità operative di Pneumologia, con la realizzazione dei posti letto di Terapia Subintensiva Respiratoria gestiti da pneumologi”.
Covid, pneumologi Calabria: invertire rotta e aumentare posti
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