Sul progetto di 2 nuovi impianti eolici tra Squillace e Borgia, il deputato M5S Paolo Parentela ha interrogato il governo chiedendone la valutazione alla luce delle tutele del territorio in questione, in cui, si legge nell’atto parlamentare, “nei pressi insistono 2 aree Sic, un Sito di interesse regionale e un vincolo paesaggistico”. “Il Movimento 5 Stelle non è contrario – spiega il parlamentare – a implementare la produzione energetica da fonti rinnovabili, ma ciò deve essere fatto con raziocinio e con rispetto della vocazione e dei vincoli del territorio.
Nello specifico parliamo di un progetto della potenza complessiva di 60 Mw con 12 aerogeneratori, e di un altro da 22,4 Mw, con 5,6 Mw per turbina. Questi impianti andrebbero ad impattare su un’area soggetta a vincoli paesaggistici e archeologici. Ricordo, poi, poco distante dal territorio interessato dal progetto c’è il Parco archeologico di Scolacium, sede del Segretariato regionale Mibact Calabria. Lì si trovano anche i resti della colonia romana e gli imponenti ruderi della chiesa abbaziale normanna di Santa Maria della Roccella, della Coscia di Stalettì, che termina nella punta di Copanello, come i resti della chiesa di San Martino e le vasche del Vivarium di Cassiodoro, il Castrum e la chiesa di Santa Maria del Mare, nonché la Grotta di San Gregorio. Peraltro, lungo il corso dell’Alessi, che lambisce le terre di Ceraso, insistono altre preziose testimonianze storico-archeologiche”.
Nell’atto parlamentare Parentela riporta inoltre che “l’area manifesta il suo interesse archeologico non solo per la presenza di resti fittili che riconducono a presenze romane e tardo-antiche ma soprattutto per il rinvenimento di una importante epigrafe, ora murata nel municipio di Squillace che venne rinvenuta nel 1958, proprio nel fondo Ceraso, nel corso di lavori agricoli. La presenza dell’iscrizione e l’attestazione della necropoli rimandano evidentemente alla presenza, nell’area di Ceraso, di un insediamento in villa successivamente frequentato con la realizzazione, probabilmente, di un edificio di culto. Nel primo medioevo, del resto, tutte queste ricche terre fecero parte integrante dei grandi possedimenti di Cassiodoro, che proprio a Squillace aveva trovato i natali. Inoltre la possibile costruzione di questi parchi eolici preoccupa i residenti.
Queste opere – rimarca Parentela – contrasterebbero con le attuali politiche locali, tendenti a perseguire uno sviluppo basato sui punti di forza del territorio, cioè il paesaggio, l’ambiente, le tradizioni, la cultura, l’enogastronomia e il turismo di qualità”.
“Tra l’altro – conclude il parlamentare M5S – occorre valutare se la costruzione di altri parchi eolici in provincia di Catanzaro, dove già esistono moltissime pale eoliche, rispetti le linee guida sugli impianti alimentati da fonti rinnovabili, atteso che la Regione Calabria non ha un Piano energetico aggiornato né ulteriori strumenti di tutela”.