Guccione: “in Calabria manca piano vaccinale ad hoc”

Anna Franchino

 Abbiamo il vaccino per combattere il virus ma non un Piano vaccinale ad hoc e in Calabria sono state somministrate, secondo gli ultimi dati riportati, solo 448 dosi su 12.995 consegnate. 

Il 30 dicembre si è tenuta una riunione per discutere, insieme alla commissaria Simonetta Cinzia Bettelini, dell’organizzazione delle vaccinazioni anti Covid-19 per operatori sanitari dell’Asp di Cosenza. Ad oggi non è partito nulla, siamo ancora ai primi passi senza sapere i locali dove effettuare le vaccinazioni, qual è la dotazione del personale e dei frigoriferi con temperatura controllata necessari all’avviamento delle operazioni vaccinali. E qui si fa solo riferimento alla campagna di vaccinazione per gli operatori sanitari dell’Asp di Cosenza. 

Dunque, ritardi su ritardi che si accumulano in una regione che ancora oggi, nonostante la sostituzione del commissario alla sanità, non ha un Piano di contrasto al Covid operativo. Unica regione in Italia e non esiste neanche un cronoprogramma regionale per la campagna vaccinale.

Il Governo, nel decreto 204 dell’agosto 2020, aveva stanziato anche per la Calabria importanti risorse per il recupero e l’abbattimento delle liste di attesa, soprattutto per le patologie non Covid. Ma ancora non è stato realizzato nulla di tutto ciò: in Calabria abbiamo migliaia di ricoveri in meno e oltre 200 mila prestazioni ambulatoriali che non sono state effettuate. 

Il silenzio assordante dell’Ufficio del Commissario e la disorganizzazione del Dipartimento Salute della Regione Calabria rischiano di far precipitare la situazione anche dal punto di vista dell’aumento dei contagi che ci spingerebbe, ancora una volta, verso la zona rossa. 

La Calabria si ritrova nuovamente impreparata ad affrontare l’arrivo di una nuova ondata di diffusione del virus. Bisogna assolutamente accelerare le procedure e quello che abbiamo descritto, in riferimento alla riunione del 30 dicembre, riguarda esclusivamente gli operatori sanitari dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. 

Se la situazione è questa il Ministro della salute e il governo nazionale procedano immediatamente, attraverso misure urgenti, a rendere operativo il Piano anti Covid regionale che, una volta approvato, richiederà ancora del tempo vista la necessità di realizzare quello che è previsto nel documento. Con questi ritmi il rischio è che, se non ci sarà una svolta concreta nel predisporre un Piano vaccinale immediato ed efficiente, per vaccinare la popolazione calabrese occorreranno anni. Bisogna procedere all’assunzione di medici, infermieri e delle attrezzature necessarie per avere le adeguate postazioni in Calabria in grado di vaccinare tutti coloro che vorranno e dovranno farlo secondo le linee guida del Ministero.

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