Con una lettera indirizzata al presidente FF Nino Spirlì e, per conoscenza al neo commissario Asp del distretto di Cosenza Vincenzo La Regina, il sindaco di Rende Marcello Manna ha chiesto al governatore della regione di: “valorizzare le eccellenze presenti all’interno dei nostri atenei, che, attraverso le proprie specifiche competenze, potranno supportare le realtà territoriali impegnate nel fronteggiare quotidianamente la diffusione del virus”. È dei giorni scorsi, infatti, l’incontro del primo cittadino con il professore Unical Sebastiano Andò, responsabile del laboratorio di biologia molecolare del centro sanitario d’ateneo: “che ha manifestato la volontà dell’ateneo di voler collaborare attivamente alle prossime fase di intervento poste a tutela della salute dei cittadini, mettendo a disposizione le competenze del laboratorio di chimica clinica e tossicologia, centro all’avanguardia a livello nazionale, le cui strumentazioni possono supportare e limitare quel gap nella processazione dei tamponi che, ad oggi, ha inciso in maniera peggiorativa sulla diffusione del virus. Per questo avvieremo da questa settimana, con la collaborazione dell’Università della Calabria, una campagna di screening all’interno degli istituti scolastici rendesi che coinvolgerà in maniera esclusivamente volontaria il corpo docente, gli amministrativi e i collaboratori. L’esecuzione dei tamponi rapidi può infatti consentire il monitoraggio dell’epidemia e la rapidità di risposta offerta dai tamponi rapidi risulta fondamentale per le operazioni di tracciamento. In questa ottica il laboratorio di biologia molecolare del centro sanitario dell’Unical, attualmente in attesa del via libera per l’accreditamento da parte della regione, potrà processare, a pieno regime, fino a 400 tamponi al giorno, offrendo pertanto un valido contributo ai laboratori dell’ospedalità pubblica attivamente operanti sul territorio”. Il sindaco, partendo proprio dalle strategie integrative messe a punto dalla propria amministrazione, ha dunque proposto al presidente FF di: “creare una rete territoriale e un tavolo permanente in cui ogni componente del sistema pubblico è chiamato ad operare per un cambiamento di rotta necessario a garantire il diritto costituzionalmente garantito alla salute e all’istruzione. É indispensabile in tal senso anche l’intervento e la collaborazione del nuovo commissario alla sanità dell’ASP di Cosenza, dei dipartimenti di prevenzione, della medicina legale, delle USCA e della Protezione civile in supporto alla nostra regione. Solo attraverso un lavoro sinergico e costante sarà possibile garantire tutte le attività necessarie come: il contact tracing, le indagini epidemiologiche, la sorveglianza sanitaria per i casi positivi e per i loro contatti, l’informazione costante ai cittadini, le richieste di tamponi, la gestione di una piattaforma informatica per la raccolta dei dati, le comunicazioni con i medici di medicina generale (MMG) e con le amministrazioni locali. Complementare al fine di conseguire una migliore gestione dell’emergenza COVID è il potenziamento della cosiddetta medicina di prossimità o del Territorio in collaborazione con l’assistenza domiciliare integrata (ADI) le USCA (Unità speciali di continuità assistenziali) e il 118. Potrebbe essere questa la chiave di volta per un efficace tracciamento e contenimento del COVID”.
Il sindaco di Rende scrive a Spirlì: “si valorizzino eccellenze nostre università per emergenza COVID”
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