E’ stato individuato e denunciato l’autore dell’avvelenamento di due cani meticci nel comune di Albi (CZ), in territorio ricadente all’interno del Parco Nazionale della Sila. Sono stati i militari del Reparto Carabinieri P.N. “Sila” – Comando Stazione di “Monaco”, coadiuvato dal Servizio Veterinario dell’Asp di Catanzaro -a portare a termine l’operazione. Fondamentali, a questo proposito, sia le testimonianze dei cittadini, che hanno dimostrato una forte coscienza ecologica, sia le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza installate sul territorio.
“Tale risultato – legge in una nota dei carabinieri- è dimostrazione del capillare impegno dell’Ente Parco Nazionale della Sila, che attraverso il Reparto Carabinieri P.N. “Sila”, garantisce la conservazione, la sorveglianza ed il monitoraggio dell’altopiano e della Riserva della Biosfera Mab Sila, anche con l’ausilio di strumenti investigativi non convenzionali ed al passo con l’innovazione tecnologica.”
Fototrappole (circa 100 sono quelle fornite dal Parco) e droni risultano, del resto, alcuni dei fondamentali dispositivi nel tempo adottati dall’Ente Parco. Strumenti dimostratisi assai utili ai militari
Un lavoro, dunque, sinergico quello che vede protagonisti Ente Parco e Reparto P.N. “Sila”; un lavoro che è, soprattutto, caratterizzato da un comune e condiviso obiettivo: tutelare e salvaguardare il territorio silano e chi lo vive quotidianamente.
Il Presidente dell’Ente Parco Francesco Curcio e il Direttore f.f. Domenico Cerminara esprimono soddisfazione: «Siamo assolutamente orgogliosi delle nostre attività di tutela ambientale, nonché del lavoro posto in essere dal Reparto, che si batte giorno dopo giorno per salvaguardare il Parco Nazionale della Sila».