Nell’ottobre scorso l’Aeroporto di Lamezia Terme è stato il primo scalo del Mezzogiorno a ricevere l’Airport Health Accreditation rilasciato dall’Airports Council International (ACI), l’associazione internazionale che rappresenta più di 1.900 aeroporti e che sviluppa standard, politiche e best practice per gli aeroporti fornendo opportunità di informazione e formazione per elevare gli standard di sicurezza in tutto il mondo. Oggi, la certificazione è stata ottenuta dalla Sacal anche per l’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria e per il Sant’Anna di Crotone, che con Lamezia costituiscono un unico sistema aeroportuale.
La certificazione è stata accordata a seguito della valutazione delle misure e procedure sanitarie introdotte anche a seguito della pandemia Covid-19 e della loro conformità con le raccomandazioni ICAO (International Aviation Organization), EASA-European Union Aviation Safety Agency e del protocollo del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC – Aviation Health Safety Protocol).
Il programma Airport Health Accreditation di ACI Europe è un programma mondiale che valuta l’allineamento delle procedure aeroportuali alle linee guida ICAO (International Civil Aviation Organization) ed è aperto a tutti gli aeroporti membri. In Italia la certificazione è stata ottenuta da aeroporti: Olbia Costa Smeralda, Napoli, Torino, Milano Malpensa e Milano Linate, Bologna, Orio al Serio, Verona, Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Crotone, Lamezia Terme, Reggio Calabria e Palermo