“Oggi lavoreremo a un’ordinanza importante che prevede la didattica integrata, ovvero la possibilità per i nostri ragazzi di poter seguire le lezioni sia in presenza, sia a distanza. Stiamo cercando di capire fino a quali classi ci possiamo spingere.
Certamente valuteremo tutte le possibilità in modo tale che non ci siano problemi”. Nel corso di una diretta social, il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, annuncia una nuova ordinanza sulle scuole, alla vigilia del rientro in classe degli alunni delle scuole superiori.
“Il diritto alla scuola e allo studio è sacrosanto. Ho cercato – ha aggiunto – di rimanere in mezzo tra le esigenze delle famiglie, dei ragazzi, degli insegnanti e tra le pretese del ministro Azzolina che, per giustificare quell’effluvio di euro che sono stati spesi per i banchi a rotelle, ha spaccato l’unità degli italiani riguardo la tutela della salute dei nostri giovani, bambini, personale scolastico.
Si è parlato tanto della necessità di far rientrare in aula i ragazzi, senza riflettere sul fatto che siamo in piena pandemia. Un qualificato professore, Massimo Galli, tra i vari che affianca il governo stesso, ribadisce che con la riapertura delle scuole, i contagi risaliranno quasi del 25%”.
“La tutela della salute dei nostri ragazzi – ha aggiunto Spirlì – non è un giochino o un braccio di ferro tra la Regione e il tribunale, tra il presidente e le forze politiche avverse, o tra i genitori favorevoli e quelli contrari alla didattica a distanza. Smettiamola. Ricordiamo che, – ha concluso – se oggi in Calabria l’Rt è inferiore a 1, è perché i giovani sono rimasti a casa”.