Università: Associazione catanzarese dice no a medicina a Cosenza, pronto ricorso a Tar

Anna Franchino

“Riteniamo scorretto ed illecito l’atto con cui la Giunta regionale, lo scorso 4 febbraio, ha dato parere favorevole all’attivazione del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia Td (Tecnologie digitali) che sarà avviato a decorrere dall’anno accademico 2021-2022 all’Università della Calabria”. E’ quanto si legge in una nota del movimento “Catanzaronelcuore”. “Infatti, al di là degli entusiastici sofismi con cui la notizia è stata diramata dalla Cittadella Regionale – prosegue la nota – sappiamo bene che tutto ciò apre un portone per un’imminente istituzione di Medicina nell’ateneo di Rende. Che è il sogno egoisticamente inseguito da sempre da quella parte di politica cosentina che non ha mai voluto rispettare un’armonizzazione dell’offerta formativa presente in Calabria, pensando al contrario solo ad accaparrarsi tutto quanto sia razziabile. E non entriamo, in questa sede, nel merito di eventuali conflitti di interesse che potrebbero ravvisarsi tra questa operazione e un assessore della Giunta regionale. Pertanto chiediamo che Comune e Provincia di Catanzaro procedano immediatamente ad impugnare la delibera della Giunta poiché è evidente che l’istituzione di un corso universitario non rientri nella ‘ordinaria amministrazione’ cui dovrebbe limitarsi il governo calabrese”. “Si proceda, dunque – conclude la nota – con un ricorso al TAR. Similmente la nostra associazione inizierà da subito a organizzare un ricorso ad adiuvandum col coinvolgimento di tutte le associazioni civiche e chiedendo la partecipazione anche alle associazioni di categoria del territorio, già in subbuglio per quest’ennesimo schiaffo alla città”.

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