Nel nuovo documento dell’ Istituto Superiore di Sanità, Agenzia del farmaco, Ministero della Salute e Inail chiariscono che in certe situazioni sarebbe opportuno raddoppiarla “fino a due metri laddove possibile, specialmente in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria, come ad esempio in occasione del consumo di bevande e cibo”.
Le regole di prevenzione da Covid-19 devono tenere conto delle varianti che da febbraio destano particolare preoccupazione, come quella inglese, sudafricana e brasiliana. Non è ancora accertato che i ceppi mutati “siano associati a un quadro clinico più grave o se colpiscano di più alcune fasce di popolazione”. È certo però che, il virus identificato per la prima volta nel Regno Unito, sia capace di diffondersi con maggiore facilità. Chi si è già vaccinato deve continuare a utilizzare rigorosamente le mascherine e osservare norme di igiene e distanziamento.
Infine il documento dell’Iss riporta uno studio multicentrico su 6.600 operatori sanitari del Regno Unito che ha valutato il rischio di reinfezione: “La durata dell’effetto protettivo dell’infezione precedente ha una mediana di 5 mesi”.