Il Consiglio d’Amministrazione dell’Unical, su proposta del rettore Nicola Leone, ha stanziato altri 2 milioni di euro per il diritto allo studio, consentendo così il pagamento delle borse e dei premi di laurea al 100% degli aventi diritto.
Garantire il diritto allo studio agli studenti che hanno ostacoli legati al reddito familiare è uno degli obiettivi strategici che si è posta la governance d’ateneo e rispetto al quale sono state da subito messe in campo tutte le misure utili, sopperendo anche ai tagli e ai ritardi degli enti preposti.
Quest’anno, in un contesto sociale ed economico più critico, l’ateneo ha dovuto far fronte a un aumento del numero di studenti idonei e a un riparto del Fondo integrativo statale (Fis) da parte della Regione Calabria, che non ha seguito i criteri utilizzati dal ministero per suddividere le risorse tra i territori e che ha penalizzato di fatto l’Unical.
L’Università della Calabria è intervenuta subito, attingendo a risorse proprie e mettendo a disposizione del budget assegnato al diritto allo studio un primo stanziamento di 3,6 milioni di euro. Questo fondo, sommato alle risorse di provenienza statale e al gettito della tassa per il diritto allo studio regionale, ha permesso di riconoscere la borsa di studio a 4.884 studenti su 7.023 idonei.
Per garantire il pieno diritto allo studio ai restanti 2.139 aventi diritto, mancavano circa 4 milioni 700mila euro. La Regione Calabria – ente che ha la competenza per il diritto allo studio universitario – con una nota dell’assessora all’Università pervenuta lo scorso marzo aveva ribadito l’impegno ad assicurare la copertura totale delle borse. Ad aprile è arrivato uno stanziamento di 2,7 milioni di euro, ancora insufficiente a rispondere al fabbisogno dell’Unical.
Si è reso quindi necessario un ulteriore intervento straordinario dell’ateneo, con l’impegno di 2 milioni di euro di risorse. Fondi rispetto ai quali si confida in un rimborso dalla Regione, in ragione dell’impegno assunto con gli studenti calabresi.
«Riteniamo che assicurare i benefici del diritto allo studio a tutti gli aventi diritto sia un obbligo morale inderogabile, specialmente nella fase storica che stiamo vivendo», commenta il delegato al Diritto allo Studio Gianpaolo Iazzolino, che ha lavorato d’intesa con il rettore Nicola Leone per assicurare le risorse necessarie sul bilancio d’ateneo.
Senza l’intervento straordinario dell’Unical, inoltre, l’ateneo e l’intero sistema universitario regionale avrebbero rischiato di subire il prossimo anno un taglio sul Fondo integrativo statale. Il 30 aprile, infatti, scade il termine per rendicontare al ministero le attività legate al diritto allo studio e i parametri che regolano l’attribuzione di una quota del Fis premiano le Regioni che investono di più in questo settore.
«Con la decisione del CdA siamo riusciti in extremis a evitare ripercussioni negative sul riparto delle prossime risorse statali per tutti gli atenei calabresi. L’auspicio è che l’impegno della Regione si concretizzi presto e che si possa arrivare in futuro all’approvazione di una legge regionale che renda strutturale e tempestivo ogni anno l’assegnazione dei fondi necessari a garantire le borse a tutti gli studenti aventi diritto», dice ancora il professor Iazzolino.