Covid: Spirlì ha firmato aggiornamento misure zona gialla

Anna Franchino

Il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato l’ordinanza n. 39, con la quale le misure anti-Covid della “zona gialla” vengono aggiornate secondo le previsioni e le tempistiche fissate nel decreto del18 maggio scorso. Lo rende noto un comunicato. “Il decreto – aggiunge la nota – stabilisce che, fino al prossimo 6 giugno, in zona gialla, i limiti agli orari per gli spostamenti hanno inizio alle 23 e terminano alle 5 del giorno successivo, fatte salve comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Dal 7 giugno al 20 giugno 2021 i limiti hanno invece inizio alle 24 e terminano alle 5 del giorno successivo. Dal 21 giugno 2021, in zona gialla, cessano i limiti orari agli spostamenti. Restano efficaci, fino alle date previste le disposizioni fissate nelle ordinanze che hanno previsto l’adozione delle misure della ‘zona rossa’ ad Ariola di Gerocarne e Paravati di Mileto e a Rocca di Neto”. “Con l’ordinanza, inoltre – riporta la nota – sui dispone che le Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere rafforzino la capacità di testing, con tampone molecolare e antigenico rapido, incrementando il numero per 100mila abitanti, secondo le indicazioni fornite a livello regionale. Le strutture sanitarie che hanno effettuato la vaccinazione e le strutture deputate ad accertare lo stato di guarigione e/o di negatività al test devono consentire il tempestivo rilascio delle ‘certificazioni verdi Covid-19’. Nell’ottica del potenziamento delle azioni di sanità pubblica, con particolare riferimento agli ingressi nel territorio regionale delle persone fisiche provenienti da Stati esteri, l’ordinanza stabilisce che i dipartimenti di Prevenzione delle Asp, individuino e rendano fruibili al pubblico i nominativi dei referenti, i recapiti telefonici e gli indirizzi email aggiornati”. “Nell’ordinanza – prosegue il comunicato – si specifica, inoltre, la possibilità di procedere all’eventuale introduzione di misure più restrittive ‘qualora la situazione epidemiologica, anche di specifici territori, ne richieda l’adozione e, per le autorità comunali, di intervenire in relazione alla situazione epidemiologica caratterizzante il singolo territorio di riferimento, nel rispetto del principio di proporzionalità e adeguatezza rispetto al rischio da fronteggiare'”.

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