finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio, hanno individuato e segnalato 469 soggetti stranieri per indebita percezione del reddito di cittadinanza. L’operazione, svolta dalle Fiamme gialle in collaborazione con l’Inps, scaturisce dall’incrocio tra le informazioni presenti nelle banche dati della Gdf e gli elenchi dei beneficiari del reddito; controlli che hanno permesso di accertare che molti stranieri non ne avevano diritto e che avevano falsificato i requisiti relativi alla residenza: la norma prevede che può accedere al reddito solo chi ha la residenza in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Dopo i primi riscontri, la Procura ha delegato un approfondimento di indagine nei confronti di tutti i percettori stranieri del sussidio. Dall’esame della posizione degli oltre 22.000 stranieri – la maggior parte provenienti da paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’est europeo – residenti, è emerso che 469 avevano ottenuto illecitamente il reddito. L’importo complessivo delle somme indebitamente erogate ammonta a circa 2 milioni mentre l’operazione e il contestuale intervento dell’Inps ha consentito di bloccare l’erogazione di altri due milioni.