Il collegio di garanzia parla chiaro e mette nero su bianco le motivazioni dell’esclusione del Chievo dalla serie B confermando quanto sancito dalla Covisoc e dal Consiglio Federale e andando addirittura oltre… fondando il proprio dissenso nei confronti della società veronese su precisi riferimenti giurisprudenziali e smontando punto per punto la ricostruzione nei fatti presentata dalla società clivense. In particolare i giudici del Coni contestano alla società di Campedelli il decantato equilibrio economico che non sussiste in presenza di una massa debitoria nei confronti dell’erario che ammonta a quasi 18 milioni di euro. Inoltre tra le tante contestazioni mosse ai gialloblù, anche quella di aver ritenuto ormai scontata l’ennesima rateizzazione che invece l’Agenzia delle Entrate non ha neanche ad oggi concesso. Nel dispositivo viene contestata anche la dichiarazione della società che sostiene, di essere in condizione di pieno equilibrio finanziario, con ampie garanzie di sostenibilità del campionato, e nel pieno rispetto del criterio della priorità di utilizzo delle risorse economiche. Adesso dopo le 12 pagine di relazione, ci si aspetta che il presidente Gravina prenda al più presto una decisione visto che si attendevano le motivazioni del Collegio di Garanzia, senza magari aspettarsi un nuovo pronunciamento da parte del Tar, anche perché da una sommaria lettura si desume che questa ulteriore decisione non può avere alcuna speranza di essere ribaltata completamente dal Tribunale amministrativo Regionale.
Il Coni “inchioda” il Chievo
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