Incendi, Arcivescovo Reggio C.: “indignazione non basta più”

Anna Franchino

Da ieri il comprensorio collinare della Città di Reggio Calabria è interessato da diversi incendi di vaste proporzioni che hanno colpito in particolar modo le frazioni di Santa Venere, Trunca, Oliveto, Bovetto, Vito e Pentimele. L’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone, ha telefonato ai parroci delle frazioni interessate per esprimere “la vicinanza della comunità diocesana a tutte le persone che hanno subito danni a causa delle fiamme”. Il presule è stato informato dei gravi danneggiamenti a molte proprietà agricole e a diversi allevamenti di bestiame. Lo riferisce un comunicato dell’arcidiocesi reggina. “Questa circostanza, purtroppo segnata dal dolo di alcuni criminali che hanno causato gli incendi – ha detto mons. Morrone – è utile per richiamare tutti al dovere civico della tutela della casa comune. indignazione e rabbia non bastano più. E’ indispensabile ripensare il proprio rapporto con la natura e con il creato: uomini e donne sono collaboratori della creazione di Dio, non distruttori dell’ambiente che è stato pensato per noi e messo nelle nostre disponibilità”. “Tale ripensamento del rapporto dell’uomo con la natura – é detto ancora nella nota – trova indicazioni concrete nella Laudato Si’, l’enciclica che Papa Francesco ha dedicato ai temi dell’ambiente e dell’ecologia: ‘la cura per la natura è parte di uno stile di vita che implica capacità di vivere insieme e di comunione…’ per instaurare il quale ‘occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti» (Laudato Si’, 229)”. L’arcivescovo Morrone condanna fermamente gli atti incendiari che sono stati perpetrati nei giorni scorsi a Reggio Calabria. “Ringrazio – ha affermato il presule – tutti i volontari, le forze dell’ordine, la protezione civile, i vigili del fuoco e quanti a titolo personale hanno contribuito a fermare la devastazione delle fiamme: il vostro esempio è la linfa dalla quale ripartire per restituire dignità alla nostra Calabria”.

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