Vibo capitale italiana del libro 2021. Presentato cartellone eventi

Rosalba Baldino

“Vibo Valentia, una storia da vivere”. Si presenta così la Capitale italiana del Libro 2021: «una città che, non solo vuole raccontarsi, ma vuole essere vissuta appieno attraverso i numerosi eventi proposti. L’intento è quello di valorizzare, attraverso la promozione della lettura, un intero territorio tramite il coinvolgimento dei Sindaci della Provincia e della Regione. Vogliamo far entrare il libro nella vita delle persone perché la lettura ci rende liberi. Un riconoscimento prestigioso che è arrivato nel pieno della pandemia e, non senza le difficoltà imposte dal particolare periodo storico, abbiamo messo in campo la prima parte del fitto programma che vedrà protagonista la lettura».

Con queste parole il Sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo ha aperto la conferenza stampa di presentazione di Vibo Capitale del Libro che si è tenuta oggi nella Sala Consiliare del Comune di Vibo alla presenza del Presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, della Giunta, del presidente del Consiglio Comunale, Nazzareno Putrino, del direttore artistico Piero Muscari, che ha moderato e illustrato nel dettaglio il programma, e delle diverse associazioni del territorio coinvolte.

Un ricco cartellone che recentemente ha avuto l’omaggio del premio strega 2021 Emanuele Trevi, dello storico e giornalista Paolo Mieli e dell’attrice Iaia Forte e che continuerà fino al 31 dicembre e oltre con altri ospiti dal calibro di Maurizio De Giovanni, Tommaso Labate, Lella Costa, Gian Ettore Gassani, Piera Detassis, Lella Golfo, Paolo Crepet, accompagnati dai loro libri più recenti, ma anche rassegne come il noto Festival “Leggere e Scrivere”, il Vibook, il Festival Valentia e la rassegna “L’Isola che non c’è”, non mancando di coinvolgere l’Associazione Libera nei suoi massimi rappresentanti e con uno sguardo particolare al CEV per la microeditoria.

«In questo post Covid vogliamo trasformare Vibo in una grande libreria in piazza, un salotto letterario dove le tematiche che insorgono dai libri verranno discusse e dibattute insieme generando confronto e dibattito. – commenta il direttore artistico di Vibo Capitale del Libro, Piero Muscari – la città diventa “una storia da vivere”, non solo da leggere. Non sarà un semplice cartellone ma un vero e proprio contenitore capace di coinvolgere tutti gli attori del luogo, tra associazioni e addetti del settore, ma anche e soprattutto gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e i comuni limitrofi seguendo un preciso desiderio del Sindaco. Immaginiamo poi di chiudere con una grande festa al Salone del Libro di Torino 2022».

Questa è la missione per la città di Vibo Valentia, Capitale del libro 2021. Un riconoscimento, istituito dal Ministero della Cultura con il quale Vibo Valentia racconterà l’importanza del libro anche fuori dai luoghi tradizionali. Saranno tante le tematiche trattate, si continuerà a parlare di Sud, di modelli di sviluppo, di pari opportunità e si continuerà a fare rete non solo per e con il territorio ma oltre la Calabria, seguendo il modello sinergico che si è creato tra Vibo, Bagheria, Bobbio, Ravello.

Non mancheranno i grandi nomi anche per la seconda parte di programma che verrà presentata a gennaio 2022 e che tra gli ospiti anticipa la presenza del premio Nobel per la letteratura 2019 Peter Handke, grazie al progetto messo in campo dalla casa editrice Settecolori, e Santo Versace. Due progetti diversi che vedranno protagonisti gli studenti.

«Naturalmente –  tiene a precisare l’Assessore alla Cultura Daniela Rotino –  saranno puntualmente attuati i punti di cui al programma approvato dal Ministero». In conferenza stampa arrivano anche i saluti di Angelo Piero Cappello, Direttore del Centro per il libro e la lettura del MiC che, non potendo partecipare in presenza, ha inviato un saluto con un video messaggio: «Da quando questo titolo è stato conferito a Vibo Valentia è cominciata subito un’attività straordinaria – dichiara Cappello – che ha visto l’impegno di tante realtà aderenti all’iniziativa a realizzare un programma adeguato alla statura di Capitale Italiana del libro. Durante l’estate ci sono stati incontri, rassegne, presentazioni di libri, dibattiti, presenze nazionali sul territorio. È nato addirittura un coordinamento di editori vibonesi che è il risultato immediato più rimarchevole perché è perfettamente in linea con quello che la legge 15 vuole che si realizzi attraverso questa iniziativa, ovvero quello di creare sul territorio iniziative, reti, associazioni, coordinamenti, che portino sensibilità verso la lettura del libro in grado di lasciare allo stesso un’eredità importante. È bene che Vibo Valentia Capitale del Libro abbia interpretato al meglio il messaggio della legge partendo dal territorio, rivolgendosi al territorio, mettendo in dialogo fra di loro tutte quelle realtà che riescono a lavorare e ad adoperarsi per il libro».

 

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