Ragazzo picchiato a Castrolibero, scrive il papà del presunto aggressore

Anna Franchino

Ha deciso di scrivere una lettera ed inviarla agli organi di stampa il papà del ragazzo che avrebbe aggredito il 14enne Emanuele all’uscita da scuola a Castrolibero qualche settimana fa. L’uomo dopo la confessione del figlio si è recato dai carabinieri insieme ai suoi avvocati Ornella Nucci e Francesco Cribari, per autodenunciare l’accaduto. E subito dopo ha affidato il suo pensiero ad un a lettera aperta che vi riportiamo integralmente: “Da poche ore abbiamo appreso, da nostro figlio, che è lui l’autore dell’aggressione al giovane di Castrolibero. E, da quello stesso istante, il mondo ci è
crollato addosso, con una sola certezza: quella di dover informare le Forze dell’Ordine.
Il fatto, da qualunque angolazione lo si guardi, è di gravità inaudita.
E’ grave per la giovane vittima, è grave per la sua famiglia, è grave per nostro
figlio, è grave per nostra figlia che, frequentando quella stessa Scuola, rischia di portare
il peso di comportamenti non suoi e, se possibile, è ancora più grave per me e mia
moglie, che stiamo vivendo il dramma di un fallimento. Perché in questo momento ci troviamo a sperimentare che quello del genitore è veramente il mestiere più difficile al mondo. Non facciamo altro che chiederci dove
abbiamo sbagliato, dopo aver vissuto tutta la vita, e il nostro essere famiglia, guidati
dai valori dell’accoglienza, della correttezza e del senso di responsabilità: valori lontani
anni luce da queste azioni. Non so se avremo mai risposta a questa domanda, ma, proprio sulla base dei
valori che ci guidano, riteniamo giusto che nostro figlio impari ad assumersi le sue
responsabilità ed a rispondere delle sue scelte e delle sue azioni, sebbene ancora
minorenne. Alla madre ed al padre della giovane vittima giunga il senso più profondo del
nostro dolore per l’accaduto, che è solo l’altra faccia di una stessa medaglia”.

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