“Ringrazio il mio Partito e tutti coloro che mi hanno dato fiducia. – Così Franco Iacucci Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria – Sono veramente orgoglioso di assolvere al ruolo di Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria. Mi auguro che questo Consiglio diventi un luogo di democrazia concreta e non solo annunciata, riaffermando l’alto ruolo istituzionale che gli compete con le sue prerogative e doveri, rinsaldando il rapporto con i cittadini. Sediamo in questi banchi innanzitutto per la fiducia che i calabresi ci hanno accordato. A loro dobbiamo risposte e, per primi noi consiglieri, dobbiamo essere esempio di serietà e portatori di speranza attraverso la nostra attività e la nostra azione. La dignità dell’impegno politico ha un’unica unità di misura: la concretezza. Mi piacerebbe che insieme, tutti noi, trasformassimo l’Aula consiliare in un grande laboratorio di una nuova stagione legislativa, in una cassa di risonanza dei diritti dei più deboli e di chi non ha voce, un luogo di dibattito e non di litigio. Occorrerà fare uno sforzo straordinario, al di là degli schieramenti politici, per non lasciarci sfuggire la possibilità di cambiare radicalmente la nostra regione grazie alle enormi risorse che arriveranno nei prossimi mesi con il Pnrr. Perché non basta aggiudicarsi le risorse, occorre sapere bene come spenderle e ripartirle. Non dimentichiamo che la ripartenza e la crescita del Sud sono la ragione stessa dell’esistenza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Regioni ed Enti saranno responsabili della realizzazione di una quota significativa degli investimenti. Considerando la partenza “solitaria” della Regione nella passata legislatura che, senza coinvolgere le Province, i Comuni e lo stesso Consiglio regionale, ha consegnato al Governo un documento contenente le schede progettuali sulla Calabria, è necessario vigilare e coinvolgere tutti gli attori interessati per pianificare in modo coordinato la tipologia di investimento e seguire l’intera esecuzione dei progetti”.
Iacucci: “mi auguro che il Consiglio diventi un luogo di democrazia concreta e non solo annunciata”
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