Sanità, Pnrr, evasione fiscale, manovra finanziaria. Questi i temi che saranno al centro della mobilitazione generale organizzata da Cgil, Cisl e Uil per il prossimo 11 dicembre a Catanzaro presentata stamani nel corso di una conferenza stampa unitaria dei segretari generali Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo. Una manifestazione unitaria che, come sottolineato da Angelo Sposato, è importante per “affrontare questa manovra inadeguata. Dobbiamo farlo unitariamente. In questo momento – ha aggiunto – c’è una richiesta di lavoratori e lavoratrici a rimanere uniti su scelte che vanno fatte anche nei confronti di questo governo. Abbiamo detto che non si può consentire a lavoratori di 67 anni che lavorano sulle gru, nelle acciaierie e sui ponteggi di continuare a rischiare la vita. Ci vuole una riforma delle pensioni vere perché quota 41 non è assolutamente sufficiente. Serve riforma strutturale del sistema pensionistico e dare prospettive ai giovani”. “Sanità e Pnrr – ha dichiarato Biondo – sono, a nostro giudizio, le priorità che questa regione deve sviluppare sul piano regionale del confronto con il presidente Occhiuto. Un confronto che, certamente, è partito positivamente ma bisogna, poi, verificare nel merito delle questioni. Sulla sanità abbiamo chiesto al presidente, nella sua veste di commissario, di aprire tre momenti di confronto: uno sulla medicina territoriale e su come si dovrà investire nei prossimi anni per ricostruire la medicina del territorio che ha dimostrato di essere assente durante la pandemia; secondo appuntamento è quello di verifica per quanto riguarda il fabbisogno di personale medico ed infermieristico e sociosanitario all’interno della nostra regione perché sappiamo benissimo che ci possono aprire gli ospedali ma, poi, se non c’è il personale che ci lavora dentro è un’operazione che non serve. Vanno stabilizzati i precari – ha aggiunto Biondo – , vanno avviati i concorsi e vanno fatte scorrere le graduatorie di quelli già espletati in quanto la mancanza di personale della sanità è uno dei motivi per i quali non c’è risposta al fabbisogno di sanità dei calabresi. Infine, abbiamo chiesto che sul piano di rientro ci deve essere anche il confronto con i sindacati. Per quanto riguarda il Pnrr non possiamo accettare che in queste regione ci siano risorse che, poi, non vengono spese. Nei prossimi anni per la nostra Calabria ci saranno 15 miliardi e non possono rimanere nella scelta di poche persone, ma vanno discusse all’interno del partenariato sociale. Molte volte, infatti, le risorse arrivano e non si spendono. Abbiamo visto cosa è accaduto con ‘Cura Italia’ e ‘Riparti Italia’: non si capisce che fine abbiano fatto i fondi. Una cabina di regia – ha concluso Biondo – serve per finalizzare quelle risorse ed esercitare il controllo sociale massimo che ci deve essere”. Da qui la sollecitazione a “costruire politiche attive” ma anche a potenziare i centri dell’impiego. Per Russo, al centro della manifestazione “ci sono temi della manovra in particolare, ma anche temi generali. Abbiamo portato correttivi – ha detto – e grazie alle mobilitazioni di questi ultimi giorni, siamo riusciti a correggere alcuni aspetti ma tanti altri aspetti andrebbero corretti come quelli sulla pensione: vorremmo allargare la maglia dell’uscita attraverso una volontà del lavoratore e non una costrizione e soprattutto vogliamo garantire pensioni dignitose per i giovani e le donne, che sono quelle più martoriate, ma soprattutto per i tanti lavoratori precari. Sul fisco, bisogna combattere l’evasione fiscale: 110 miliardi all’anno è un’enormità ed attraverso una sforbiciata a questa evasione, riusciamo a garantire servizi”. Altra questione quella relativa alla spesa comunitaria: “Vogliamo qualificarla – ha aggiunto Russo – soprattutto in una realtà come la Calabria per collegarla con il resto del Paese e per dare dignità al lavoro che manca sia nel pubblico che nel privato”.