Ricomincia il teatrino! Altro che azzeramento o rimpasto, ormai è assodato: la “nuova” Giunta comunale di Reggio è un fritto misto di vecchie glorie, seconde scelte e trombati delle regionali. È uno scandalo politico, amministrativo e intellettuale! Non si comprende come il PD possa tollerare di convivere con una amministrazione che annovera tra i suoi principali componenti soggetti pesantemente inquisiti per “brogli elettorali” e che hanno fatto votare anche i “morti”. Con una indagine in corso, che potrebbe avere sviluppi e risvolti impensabili, appare una follia il mantenimento di questo Consiglio Comunale! Ma, non è finita qui! Un’altra parte di amministratori sono stati condannati ed immediatamente sospesi, unitamente al sindaco Falcomatà, che in “zona cesarini” ha cambiato i vice sindaci per poter, così, controllare la stessa! In sostanza, un’amministrazione certamente che da l’idea di poter essere politicamente “inquinata”, sicuramente, quindi, dal lato morale, e che, pertanto, non consente, indubbiamente, di poterla ritenere credibile. Una spartizione di postazioni peggio della prima repubblica, che umilia i cittadini e fa vergognare un’intera comunità. Una città che, invece, meriterebbe rispetto e uomini competenti, capaci, onesti e lontani dal malaffare. Invece, allo stato, è composta e probabilmente si arricchirà di soggetti che ritenere compiacenti è un eufemismo! Una disgrazia per l’intera Città!
La Lega non solo denuncia questa pesante anomalia e un possibile condizionamento per dei rapporti politici inquietanti, ma farà di tutto pur di mandare a casa persone che non sono, sicuramente, degne di poter rappresentare una città gloriosa e che non è mai caduta in basso come in questo momento. Probabilmente il PD ha dimenticato cosa sia l’etica e pur di portare avanti intessi personali ha travalicato il limite della decenza. Ma, non avrà vita facile! L’intero centrodestra e sicuramente tutta l’opposizione inizieranno una battaglia dura e senza sconti per nessuno. Non ci saranno atti non controllati e mandati, in caso di possibili illegittimità, dinnanzi agli organi competenti per ogni dovuta sanzione. Nel frattempo, proseguirà la battaglia affinchè il Prefetto e il Ministero degli Interni assumano una posizione lineare e decisa per evitare che si possa proseguire in un percorso perverso e non tollerabile.