Quello di cui possiamo essere quasi certi è che la fase di salita è in frenata e nelle prossime settimane avremo qualche segnale di discesa” della curva epidemica da Covid. Così, a Radio Cusano Campus, il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, secondo il quale Omicron “non sarà l’ultima variante della quale sentiremo parlare e sono certo che tutti i Paesi devono prepararsi a gestire in maniera ordinaria quello che sarà un virus stagionale”. Ciò significa, rileva, “rivedere l’assistenza sanitaria, rivedere il calendario scolastico. Insomma bisogna mettere in campo una serie di strategie che permetteranno dal prossimo inverno di convivere col virus”. “Questo virus – sottolinea Cartabellotta – è prevalentemente stagionale, in primavera andremo verso una fase di tranquillità. Dobbiamo immaginare che il prossimo inverno potrebbe esserci una ripresa se dovessero esserci nuove varianti come già accaduto in passato”. Cartabellotta spiega quindi di “essere moderatamente ottimista. Anche se sto vedendo colleghi in ospedale che non sanno come organizzare i malati, scuole chiuse e città deserte. Uno dei grandi problemi che gli italiani hanno è che una serie di strumenti normativi come green pass rafforzato o quarantene sono stati frutto di compromessi politici al ribasso. Abbiamo creato – commenta – un labirinto normativo che crea non pochi problemi”. Intanto aumentano i contagi nelle fasce giovani. “Siamo in una sostanziale fase di stabilità. Ci sono differenti variabilità regionali e ci sono anche delle differenze importanti nelle fasce d’età. La fascia 0-9, ad esempio, è in salita verticale così come quella 10-18. Fare previsioni quindi è sostanzialmente impossibile”, afferma. Tuttavia, “senza il vaccino avremmo avuto una strage mondiale con questi numeri di contagiati. La strage – conclude – è stata evitata dai vaccini”.
Gimbe: “fase salita curva Covid in frenata, presto segnali discesa”
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