Guai a parlare di quinta ondata, secondo gli esperti l’aumento di casi Covid-19 in tutta Italia potrebbe dipendere da un rilassamento della popolazione e un allentamento delle misure, e ad una progressiva diffusione della più contagiosa variante Omicron 2. Quindi dopo la fine dello stato di emergenza bisognerà tenere alta l’attenzione se non si vuole incappare alle porte dell’estate in un aumento vorticoso di casi. Ma questo accrescimento della circolazione virale si registra maggiormente nelle regioni del Sud. L’occupazione dei posti nei reparti di area non critica, attualmente è fermo al 13% in Italia, ma con valori particolarmente elevati in alcune regioni del Centro-Sud, come la Calabria che si trova al 32. Lo indicano i dati in base al monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali del 20 marzo 2022 che fa sapere che l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cala in 5 regioni tra cui la nostra con il 6%. Mentre l’occupazione dei posti letto nei reparti di area medica a livello giornaliero scende in Calabria (al 32%) e Puglia (19%). Mentre cresce in 8 regioni o province autonome. Poi l’indagine flash dell’Istituto superiore di Sanità rileva una prevalenza di Omicron 2 al 44%. “Tuttavia – dice Cartabellotta – i dati sono di difficile interpretazione perché nelle Regioni del Nordovest, dove il virus circola meno, la prevalenza di Omicron 2 è più elevata (68%), mentre risulta più bassa (32%) al Sud dove si rileva una maggior circolazione virale”.