L’ondata di Covid non molla la Calabria. Il ritmo sostenuto di nuovi casi che sta interessando la regione e in particolare le province di Cosenza e Reggio Calabria, sta innalzando anche i livelli di occupazione delle strutture sanitarie. L’esempio più calzante viene dall’Annunziata di Cosenza dove il reparto di Terapia intensiva che si era svuotato nelle scorse settimane ha dovuto accogliere 5 pazienti in poche ore. Anche il Pronto Soccorso cosentino registra un aumento di accessi per casi covid, in tutto tra reparti e pronto soccorso si contano quasi 80 ricoveri e altri 64 nelle strutture della provincia, quasi esauriti i posti in Malattie Infettive, se non si attenuerà il fenomeno una volta esauriti i posti di Rogliano, Rossano, Cetraro e Acri già parzialmente utilizzati si dovranno riattivare i reparti di Praia a Mare e Cariati. Per quanto riguarda l’età media dei contagiati le fasce di età più interessate sono quella tra i 19 e i 50 anni e tra gli 0 e i 18 anni che racchiudono il 70% dei nuovi casi.
Su base regionale lieve calo della incidenza sui 100mila abitanti nella settimana che si è chiusa il 27 marzo con 1107 casi contro i 1161 del periodo precedente. In tutto dal bollettino regionale risultano più di 70mila calabresi contagiati. Il dato molto probabilmente è sovrastimato perché si fa fatica ad aggiornare il numero dei guariti, ma è indicativo della diffusione del virus in questa fase a pochi giorni dalla fuoriuscita dallo stato di emergenza, con la maggior parte delle misure di prevenzione ormai già accantonate e la campagna vaccinale che si è quasi arenata con 74 prime dosi inoculate nelle ultime 24 ore e 1040 terze dosi.