Sanità, USB: “E’ sempre più una “morzelleria”!”

Red

“Medici, infermieri, tecnici, operatori sanitari solo mercificazione e propaganda nelle mani della politica! Ogni giorno dalle pagine dei giornali leggiamo rivendicazioni di successi, da parte della regione e ci viene la pelle d’oca, vivendo nei posti di lavoro ben altro contesto, una vera e propria mistificazione della realtà”. Lo scrive oggi Antonio Jiritano, del Coordinamento provinciale di Catanzaro dell’Unione Sindacale di Base.

“Ma la cosa più assurda è che non solo in tema di sanità siamo nelle peggiori condizioni degli anni precedenti, ma la politica nostrana reclama ancora più poteri! Ci chiediamo per fare cosa? Altri danni? Oppure dobbiamo sempre vivere di asserzioni politiche false? Non abbiamo visto UN solo ospedale riaperto; – scrive il sindacalista – sentiamo tanto ostentare “le case della salute” “case di comunità” (!) ad oggi la gente vive altre condizioni di vita sanitaria: NON si può dare riscontro agli ammalati nemmeno dietro prescrizione medica urgente, con tutto ciò che ci siano leggi sui tempi da ossequiare, ritardi per esami strumentali o rimandati alle calende greche di anno in anno, visite specialistiche bloccate, basterebbero solo queste per chiedere dove sono i successi in tema sanitario”.

“Senza poi contare quanto accade ai lavoratori”, dice ancora l’USB.” Lavoratori in prima linea sottoposti ai pericoli di infezione ogni giorno, senza alcuna tutela per loro stessi e per i loro famigliari, a nessuno (nessuno) importa se questi lavoratori nelle Hub, Spoke, negli ospedali hanno lavorato a ferragosto, a Natale a Capodanno… di notte, di giorno senza avere alcun diritto, come permessi o ferie oltre alla malattia ed infortunio”.

“Aver sostenuto la sanità calabrese senza che implodesse, con contratti indecenti ed aver vaccinato migliaia di persone anche fino a mezzanotte, forse per la politica nostrana era “un atto dovuto” ed ora non solo hanno dovuto subire un altro contratto da fame, con orario ancora più ridotto, – dice Jiritano – ma a giugno li mandiamo al mare! Atteggiamento degno solo di questo governo, che trova soldi per armare la popolazione ed abbassare l’iva per esportazione di armi, e non curare il Paese”.

“Rimandiamo alla propaganda politica le fandonie che si rivendicano come interventi sanitari efficienti, – conclude la nota – negando pure l’evidenza visto che dallo scoppio della guerra hanno cancellato dall’agenda pubblica, per decreto, la pandemia da Covid-19, per la politica il resto non conta nulla”. Infine un annuncio: “Giorno 22 aprile la USB nuovamente in piazza a Roma con obiettivo primario della lotta per la difesa della salute, nessun licenziamento dei lavoratori – contro il CARO VITA!”.

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