Catanzaro, Donato: “a città chiediamo un ultimo sforzo”

Anna Franchino

“Quello di domenica è un risultato elettorale che considero straordinario. Almeno per due motivi: ci consente di vincere tranquillamente il ballottaggio del 26 giugno e dimostra che la maggioranza degli elettori catanzaresi ha condiviso la bontà del ‘Progetto Rinascita’ e dell’operazione politica e civica messa in campo per ridare alla città speranza e fiducia nel futuro”. L’ha detto il prof. Valerio Donato, che sarà al ballottaggio con Nicola Fiorita per l’elezione a sindaco di Catanzaro, incontrando i referenti delle dieci liste a suo sostegno con cui ha stilato l’agenda dei prossimi appuntamenti. “Grazie di cuore – ha aggiunto – a chi ci ha votato. E anche a chi ha scelto, in prima battuta, altre opzioni, e a cui adesso chiediamo di stare con noi, per ribadire, il 26 giugno, l’inequivocabile responso elettorale di domenica scorsa. Un appello al voto a chi ha scelto di non andare alle urne. Capisco la rabbia dei cittadini verso la politica, che è andata avanti facendo promesse da mercanti e lasciandoci una città stritolata dai disagi. Ma, con altrettanta schiettezza, voglio dire che oggi tocca a noi, insieme e uniti, fare la differenza con quanto di squallido e degradante è stato fatto nel passato. La sfida è alta! E richiede non parole in libertà, fake news e spazzatura ideologica, ma concretezza e responsabilità, per portare a compimento dossier strategici come il Pnrr, volti a potenziare il tessuto economico e sociale della città. Sarebbe un delitto imperdonabile, ingarbugliare il quadro politico comunale attraverso patti scellerati e cacciare Catanzaro in un vicolo cieco. Contiamo sull’apporto di tutte le forze politiche che non intendono utilizzare il voto amministrativo per sperimentare formule politiche evanescenti sulla pelle dei territori, che invece hanno bisogno di essere sostenuti nello sforzo di autodeterminarsi, puntando, a dispetto di chi teorizza l’incompetenza al potere, su competenza, merito e capacità”. “Non ci appassiona – ha affermato Donato – la protesta scissa dalla proposta. Noi segnaliamo i mezzi, le modalità organizzative e le risorse necessarie che occorrono, per colmare lacune infrastrutturali, mettere a terra nuova progettualità, in sintonia con la Regione, il Governo e l’Europa, e avviare concreti processi di sviluppo sostenibile. Insieme ai cittadini adesso possiamo scrivere il futuro di Catanzaro. Introducendo nell’Amministrazione comunale, atti e scelte di razionalità e innovazione, che equivalgono, per una città al limite dello sconforto, a una sorta di ‘rivoluzione’, dolce ma necessaria. Due crisi finanziarie, la pandemia e gli effetti della guerra sulle economie dell’Occidente, hanno aperto una pagina inedita della nostra storia comune. Fior di analisti sostengono che, per continuare ad occupare un posto nel gruppo di testa delle nazioni del mondo, all’Italia non basta più proporsi di integrare il Sud nel resto della Penisola. E’ l’Italia nel suo insieme che va ripensata. E per farlo, bisogna ripartire da un nuovo patto Nord-Sud su cui Catanzaro, capoluogo della Calabria, vuole esprimere la propria opinione. Abbiamo le competenze e l’intelligenza per farlo. Alla città chiediamo un ultimo sforzo per consentirci di entrare in scena”.

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