“Siamo in una bella realtà, una bella struttura che crea opportunità per i giovani ragazzi del territorio. Dobbiamo ovviamente sostenerla e dobbiamo creare le condizioni affinché i ragazzi una volta completato gli studi possano avere quelle opportunità di lavoro all’interno della sanità”. Così il Sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che oggi ha visitato l’Università della Calabria, dove da quest’anno c’è anche un corso di Medicina e tecnologie digitali. “Mi auguro che con la prossima legge di bilancio si metta mano al limite dei tetti di spesa per le assunzioni, perché questo in realtà è uno scoglio che dura da troppo tempo, così facendo creiamo le condizioni affinché le aziende sanitarie possano tornare a pianificare anche un piano di assunzioni. Non possiamo più permetterci di avere ospedali sotto organico, – ha aggiunto Costa – dobbiamo fare un passo avanti, dobbiamo porci il tema anche della giusta retribuzione del nostro personale sanitario. Proprio tre giorni fa abbiamo firmato il contratto per oltre 600.000 addetti alla sanità, infermieri che finalmente avranno un aumento in busta paga. Non è ovviamente la risposta definitiva, ma è un primo passo, un segno tangibile che c’è oggi una disponibilità diversa, una sensibilità diversa”.
“C’è bisogno di dimostrare vicinanza al territorio, in questo caso alla Calabria, dove certamente per quanto riguarda la sanità dobbiamo ripartire”. Lo ha detto il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Dobbiamo riavviare un percorso e lo abbiamo iniziato attraverso il presidente della Regione, ridando al territorio la possibilità di pianificare e tornare a fare investimenti. I fondi del PNRR sono certamente un’occasione, dobbiamo assumerci la responsabilità di garantire il diritto alla salute anche ai calabresi”. “Il tema del personale è il tema dei temi – ha aggiunto Costa – arriviamo da una pianificazione non fatta, da tagli che per anni hanno colpito il comparto ma oggi siamo ad un’inversione di tendenza: per la prima volta abbiamo aumentato il fondo del servizio sanitario nazionale, 2 miliardi all’anno per i prossimi tre anni, abbiamo raddoppiato le borse di specializzazione e le borse per i medici di medicina generale e oggi c’è la consapevolezza che la salute non è una spesa ma un investimento e quindi anche la Calabria certamente potrà avere i benefici di questa visione diversa, dobbiamo insieme costruire una sanità che non si prenda solo cura della malattia ma che si prenda cura della persona”.
“Il PNRR è una grande opportunità dal punto di vista del rinnovo della strumentazione e non solo. Dobbiamo insieme condividere un percorso con la Regione ma oggi c’è la consapevolezza che questo è un bisogno e questa è una priorità”, ha detto ancora Costa, in visita all’Unical. “Io credo che sia iniziato un percorso positivo, un’inversione rispetto al passato. Siamo all’inizio di un percorso e mi pare che si sia partito col piede giusto, quindi ridare struttura, ridare operatività. C’è il tema del personale – ha aggiunto Costa – e io condivido l’idea lanciata dal presidente che in alcune realtà, in alcune parti del nostro territorio, in alcune zone dell’entroterra, dobbiamo forse introdurre anche il concetto di premialità per chi decide di lavorare in certe aree del Paese e appunto nell’entroterra. Con le Regione, da parte nostra, c’è sempre stata la volontà di condividere le scelte anche per quanto riguarda l’investimento del PNRR, scelte che il governo fa in piena condivisione con le Regioni”.
“Credo che il Covid ci abbia insegnato come ci sia bisogno di incrementare la medicina del territorio, c’è bisogno di avvicinare i servizi e cittadini e non il contrario. In quest’ottica ovviamente telemedicina, digitalizzazione e anche nuove strutture, ospedali di comunità e casa della salute sono tutti i tasselli di un mosaico. Dobbiamo fare squadra e la pandemia ci ha insegnato che le grandi sfide e le grandi opportunità si sanno cogliere se si fa squadra, dove ognuno può dare un prezioso contributo e dopo ognuno si deve sentire protagonista di questo cambiamento”. Così Andrea Costa, Sottosegretario alla Salute. “Quindi anche in Calabria verranno aumentate le strutture, verranno aumentati i presidi nella consapevolezza che non ci sono solamente i grandi centri urbani in un territorio: c’è un entroterra che dobbiamo tutelare dobbiamo riservare. Un entroterra – ha aggiunto – a cui dobbiamo garantire i servizi, perché garantire il servizio significa garantire il presidio, garantire che quel territorio continui ad essere mantenuto. C’è anche un valore sociale oltre che sanitario”.
Costa ha parlato anche del nuovo ospedale di Cosenza, che il Comune vorrebbe a Vaglio Lise e invece il Comune di Rende vorrebbe vicino all’Unical. “Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione, non possiamo permetterci di fare pagare le conseguenze del non decidere ai cittadini, in questo caso ai cittadini calabresi. Io credo che dalla parte della politica ci debba essere un’assunzione di responsabilità. Per troppe volte i temi della sanità sono stati temi di scontro e di contrapposizione politica, – ha detto Costa – io credo che sulla sanità la politica si dovrebbe unire, io credo che i cittadini oggi dalla politica vogliono una grande unità istituzionale, una grande unità politica, soprattutto dopo due anni e mezzo di Covid, di pandemia, oggi c’è bisogno di forte coesione di forte condivisione. Quindi certamente da parte del governo massimo sforzo per creare le condizioni affinché i territori arrivino ad una scelta e mi auguro che le ubicazioni dove fare una struttura, dove non farla, non diventi un tema di scontro e di confronto, dobbiamo garantire i servizi ai cittadini e possibilmente che siano servizi di qualità”.