Terzo appuntamento, mercoledì 20 luglio ore 19.00, nel Chiostro del Museo dei Brettii e degli Enotri, della rassegna libraria estiva, “Aperinchiostro”, promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso e ideata e coordinata dalla delegata alla Cultura, Antonietta Cozza.
Il titolo dell’iniziativa scaturisce dalla felice commistione tra diverse parole: l’aperitivo della sera, il luogo, che è il suggestivo chiostro del Museo dei Brettii e degli Enotri, e l’inchiostro dei libri che saranno presentati nel corso delle serate, il mercoledì di ogni settimana, con conclusione il 27 luglio. Il fil rouge che lega i diversi appuntamenti è la calabresità degli autori, tutti nomi affermati, alcuni dei quali vivono fuori dalla regione di appartenenza, ma sempre pronti ad un ritorno carico di entusiasmo. Il terzo appuntamento di “Aperinchiostro” è fissato per mercoledì 20 luglio, alle ore 19,00. Protagonista dell’incontro sarà lo scrittore Olimpio Talarico che presenterà il romanzo “Cosa rimane dei nostri amori” edito da Aliberti.
Olimpio Talarico ha pubblicato i romanzi “Il due di bastoni” selezionato tra i 19 finalisti del “Premio Tropea” e finalista del premio Kriterion città di Avellino e “L’assenza che volevo”, oltre alla raccolta di racconti “Racconti fra Nord e Sud”. Fra gli organizzatori del Premio Letterario Caccuri, è responsabile della sezione Saggistica. Con “Amori regalati” ha vinto la XXIV edizione del Premio letterario Città di Cava de’ Tirreni (2017) e il Premio Carver 2017.
Con l’autore dialogherà lo scrittore Marcostefano Gallo.
Previsti anche gli interventi musicali della musicista Michaela Oggiano. Presenti anche giovani artisti che esporranno le loro opere pittoriche, in particolare Giorgia Cerchiara e Cesare Maria Cozza e la Libreria “Raccontami”, partner della serata .
Il romanzo di Olimpio Talarico racconta questa storia: ” Il 19 marzo 1964 nel borgo calabrese di Caccuri si festeggia San Giuseppe. Mentre Jacopo Jaconis, musicista e autore di colonne sonore, è a pranzo con la famiglia, un ragazzo, Saverio Marrapodi, viene trovato sgozzato in campagna a pochi chilometri dal paese. In un’abitazione lì vicino c’è anche il corpo senza vita di una vecchia e strana zitella, Ermelinda Guzzo, colpita a morte da un unico colpo di arma da fuoco. Mentre del corpo della fidanzata di Saverio, Silvia Spadafora, non si saprà nulla per molti anni. Il prete di Caccuri, don Marcello Poli, accusa degli omicidi il padre di Jacopo, ex preside del paese e amante della letteratura, una passione quasi maniacale trasmessa ai figli. Jacopo sarà così coinvolto suo malgrado in una lunghissima indagine per scagionare il padre dalle accuse, avendo come unico alleato il maresciallo Nisticò, anch’egli convinto dell’estraneità di Amilcare Jaconis. Sarà per il protagonista uno svelamento lento ma doloroso, che avverrà attraverso confessioni, indizi e tracce lasciati fra i libri, sullo sfondo di un paese che è sempre protagonista, silenzioso e ingombrante”.