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“Le dichiarazioni del presidente Roberto Occhiuto in merito al dato che la Calabria sia stata tagliata fuori dai fondi del Pnrr per quanto riguarda l’alta velocità nel tratto tra Salerno e Reggio Calabria risultano alquanto scontate. – Così in una nota la Senatrice Rosa Silvana Abate – Era l’aprile dello scorso anno quando, dopo aver letto il Piano presentato in Parlamento (del quale ancora faceva parte il Presidente Occhiuto), scrissi a chiare lettere che la Calabria, e il Meridione in generale, rischiavano di diventare i grandi traditi dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Un dato che emergeva chiaramente già allora dall’analisi delle quasi trecento pagine di cui è composto il Piano licenziato dall’allora Governo e che, proprio nell’aprile del 2021, fu presentato alle Camere. Mi sorprende che la Regione ne prenda atto solo ora. Esattamente come allora invito ad una ulteriore lettura approfondita perché il documento, ad esempio, parla di una riduzione di circa 80 minuti sul tempo di percorrenza del tratto Salerno-Reggio Calabria ma non viene indicato rispetto a quale tempo si avrà questa riduzione. Non c’è il termine iniziale di paragone, ecco perché non è chiaro quale sarà il tempo finale di percorrenza del tratto Salerno-Reggio Calabria. C’è chi dice che sarà un’alta velocità a 300 km/h, ma non è scritto esplicitamente da nessuna parte. È inutile che i partiti di Governo ancora oggi continuino a dire che il Pnrr è rivolto al Sud e che più del 50% degli investimenti nelle infrastrutture sia destinato al Sud. Non è così: leggendo bene le schede del Recovery Plan emerge, in realtà, come il Meridione è il grande tradito di questo Piano di cui tutti parlano ma che nessuno ha realmente approfondito. Lo dissi allora (come dimostrano le uscite sulla stampa) e c’è voluto un anno e mezzo e l’ennesima conferenza stampa fatta dalla Regione Calabria per dire la verità ai calabresi. Ma nel Pnrr e nella conferenza stampa di lunedì, oltre alla mancata conoscenza di quei dossier che dovrebbero essere fondamentali per il futuro dei trasporti e dell’intera Calabria, c’è (ancora una volta) una grande assente: la fascia jonica. Non sappiamo ancora, infatti, in quale stazione arriverà per prima la “vera” alta velocità sulla jonica, né quando questa arriverà e nessuno ne parla. Mi auguro che al presidente Occhiuto non sia sfuggito il “piccolo’ particolare della Calabria divisa a metà con una fascia jonica isolata e lasciata inesorabilmente al suo destino di isolamento. I cittadini da Rocca Imperiale a Melito Porto Salvo passando per la Sibaritide, il Crotonese e tutte le aree a sud di Catanzaro continuano ad attendere risposte che, in materia di trasporti, che continuano a non arrivare anche da questa giunta regionale. Sottolineo ancora che il finanziamento dell’alta velocità Salerno – Reggio Calabria (che ammonta a 11,2 miliardi di euro) vede investiti 1,8 miliardi di euro con fondi PNRR, ma tale somma permetterà la realizzazione del Sublotto 1A tratta Battipaglia – Romagnano, non sfiorando minimamente la Calabria come dicevamo poco sopra. Dati, questi, che mi sono stati confermati proprio alcuni giorni fa in Commissione “Lavori pubblici e comunicazione” Senato (di cui faccio parte da qualche mese) nel corso dell’audizione degli AD di FS (Luigi Ferraris), di RFI (Vera Fiorani) e di Trenitalia (Luigi Corradi) venuti per presentare il Piano Industriale 2022-2031 rispondendo direttamente ad un mio quesito avente ad oggetto l’alta velocità in Calabria. Ragion per cui la Calabria e in particolare la fascia jonica continuano ad essere la Cenerentola della situazione. Questo è quanto dovrebbero ricordare i calabresi anche in campagna elettorale.”