Davide Ferrerio è ricoverato all’ospedale pugliese ciaccio di Catanzaro in coma farmacologico. A cinque giorni dalla brutale aggressione subita in pieno centro dal 20enne bolognese la città di Crotone è scesa in piazza per dire no alla violenza e sostenere la famiglia del ragazzo. La madre Giusy Orlando di origini crotonesi non si capacita di quanto sia accaduto a suo figlio. L’aggressione – dice disperata – si poteva evitare, Sai crotonesi dico di non stare a guardare. Di agire, di non aspettare il peggio, perché in questa città si aspetta il morto: è sempre stata una città così, fin da quando ero bambina”.
“Io – ha aggiunto la donna – lo grido al mondo e a voi crotonesi di cui un po’ ho perso la fiducia. Ma adesso siete in tanti qua, in tanti siete venuti per mio figlio e vi ringrazio, perché mi state sostenendo. Però dovevate sostenere anche mio figlio quella sera, quando erano le 20.45, in pieno centro. E nessuno lo ha fatto. E’ stato visto correre, con uno che gli correva dietro. E nessuno ha detto: Fermati!’. Mio figlio non sarebbe in coma”.
Alla fiaccolata hanno partecipato un migliaio di persone e molti sindaci della provincia che hanno sfilato per le vie cittadine per esprimere la solidarietà della città e del territorio a Davide. Una iniziativa spontanea nata dalla volontà di dimostrare che Crotone ripudia la violenza e non è omertosa – l’aggressore è stato arrestato grazie anche ad alcune testimonianze.
Colpito dalla enorme partecipazione Massimiliano Ferrerio il padre di Davide, un ragazzo buono precipitato suo malgrado in un incubo assurdo. “Ringrazio tutti per la vicinanza della città di Crotone che mi riempie di speranza – ha detto Massimiliano Ferrerio -. Ora vivo un incubo. Non riesco a concepirlo. Chi conosce Davide non può credere che sia accaduto questo a lui che è la bontà in persona. Penso che sia stata una maledetta circostanza. Grazie ai cittadini di Crotone questo abbraccio dà forza a Davide”.