“Ti addormento e nel silenzio
Del tuo cuore sento il battito
Ora che sei diventata la ragione che mi muove” #ioete…
l’immagina di copertina sui social dedicata alla sua bimba è datata 24 marzo 2020, Ilaria viveva per la piccola avvolta nella copertina e della quale si scorgono le sue manine che purtroppo non potranno più stringere quelle della sua mamma, uccisa dall’ex compagno sabato notte a Scalea sul tirreno cosentino. Una relazione tribolata tra la guardia giurata, Antonio Russo, di 25 anni, e Ilaria Sollazzo di 31 che da poco aveva coronato il sogno di insegnare. Evidentemente lui non accettava la fine del rapporto, da due mesi la giovane aveva deciso di interrompere la loro relazione e così sabato sera, è scattata la furia omicida. L’ossessione che si trasforma in rabbia. O mia o di nessun altro avrà pensato! Ha atteso che l’ex rientrasse a casa, poi ha discusso con lei e alla fine ha estratto la pistola d’ordinanza che teneva con sé e ha esploso sette colpi di pistola verso la donna che si trovava all’esterno dell’auto e poi si è suicidato con un colpo alla testa. L’allarme è stato subito lanciato dai vicini che hanno sentito i colpi esplosi e sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della compagnia di Scalea e del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza per eseguire i rilievi. Resta il dolore di un’intera comunità, sotto shock per quanto accaduto, l’ennesimo femminicidio consumato in una calda serata di inizio ottobre.