Riace: Appello, chiesti 10 anni e 5 mesi per Lucano

Isabella Roccamo

La Procura generale di Reggio Calabria ha chiesto la condanna a 10 anni e 5 mesi di carcere per Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace e principale imputato del processo “Xenia” nato da un’inchiesta della guardia di finanza sulla gestione dei progetti di accoglienza dei migranti nel piccolo paese della Locride.
Davanti alla Corte d’Appello di Reggio, presieduta da Giancarlo Bianchi, si è conclusa la requisitoria dei sostituti procuratori generali Adriana Fimiani e Antonio Giuttari che hanno chiesto per Lucano una pena inferiore rispetto a quella inflitta dal Tribunale di Locri che lo aveva condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione. La Procura generale ha chiesto l’assoluzione per un capo di imputazione e la prescrizione per due capi. I reati contestati all’ex sindaco di Riace sono associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio. Il processo è nato da un’inchiesta della guardia di finanza sul “modello Riace”.

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