Cosenza tra le prime città italiane per l’Ecosistema urbano

Gianluca Pasqua

Cosenza come le città del nord est… la città dei bruzi unica enclave del sud tra i tanti centri settentrionali ai primi posti della graduatoria nell’edizione n.29 di Ecosistema urbano, l’indagine condotta in tandem da Legambiente e Ambiente Italia sulle performance “verdi” dei capoluoghi di provincia. Non fa certo notizia il primato di  Bolzano, che scala cinque posizioni e rimpiazza in testa Trento, questa volta seconda. Né che al terzo posto ci sia un’altra provincia alpina, Belluno, che era ottava, mentre si mantengono nelle prime dieci sia Treviso (sesta) che Pordenone (settima). Più rilevante – scrive il Sole 24 Ore che pubblica tutte le classifiche – è la conferma ai vertici della capofila del Sud (Cosenza), che si limita a slittare dal quarto al quinto posto, sempre con diversi exploit nei 18 parametri presi in considerazione. In effetti sono lusinghieri i risultati di Cosenza nelle graduatorie che prendono in considerazione la presenza degli alberi ogni 100 abitanti, i metri quadrati di isole pedonali, la potenza degli impianti solari installati sugli edifici pubblici, le infrastrutture per la ciclabilità e il numero di incidenti stradali che provocano vittime e feriti. Se Cosenza spicca tra le prime dieci città per rispetto dell’ecosistema, le altre calabresi non se la passano benissimo. A centro classifica resiste Vibo Valentia che perde 7 posizioni ma vanta un lusinghiero 5° posto per bassa presenza di biossido di azoto nell’aria. Scivola di otto posizioni Catanzaro che si attesta al n. 63. Va decisamente peggio a Reggio Calabria e Crotone. La prima 91esima perde 20 posizioni e può consolarsi soltanto con il primato nella graduatoria che premia la bassa produzione di rifiuti pro capite… Crotone invece scivola di 15 gradini fino al 100esimo posto e non eccelle in nessuna delle pagelle che compongono il report.

Al contrario, c’è anche un Meridione che spicca – conclude l’articolo del sole 24 ore – onore a Cosenza, che deve la quinta posizione all’assenza di piazzamenti fortemente deficitari e a una serie di presenze nelle prime dieci, con una citazione particolare per il tris isole pedonali-piste ciclabili-alberi.

 

 

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