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Sono 72 le persone indagate nell’ambito dell’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza e della Compagnia di Rende e dei finanzieri del Gruppo di Cosenza su disposizione della Procura di Cosenza che ha colpito amministratori, dirigenti e dipendenti del comune di Rende, oltre che liberi professionisti ed imprenditori.
Tra le persone coinvolte nell’inchiesta vi sono il sindaco di Rende, Marcello Manna: per lui il divieto di dimora nella città che amministra. Per il vicesindaco Annamaria Artese, segretaria cittadina del Partito democratico, è arrivata l’interdizione per 9 mesi dalle funzioni pubbliche; l’ex assessore Pino Munno, invece, è stato posto agli arresti domiciliari così come l’imprenditore Massimino Aceto ed il funzionario del comune di San Vincenzo La Costa, Giovanni Motta.
I dirigenti comunali, Francesco Minutolo è stato interdetto dalle sue funzioni per un anno, mentre Roberta Vercillo per 6 mesi; gli imprenditori Massimo e Michele Mirabelli e Alessandro Sturino, poi, sono stati interdetti dall’esercizio imprenditoriale per un anno.
Misure interdittive sono state inoltre disposte nei confronti degli imprenditori e tecnici Emilio e Gianluca
Bruni (9 mesi); Pietro De Rose e Pietro Salituro (9 mesi); Francesco Garritano (12 mesi); Roberto Beltrano (9 mesi) Luigi Rovella (9 mesi); Giuseppe Rende (9 mesi); Aurelio Perugini (6 mesi); Andrea Sorrentino (6 mesi); Danilo Luca Borrelli (12 mesi); Franco Borrelli (12 mesi) Bruno Marucci (12 mesi). Nell’inchiesta risultano indagati anche due finanzieri che avrebbero dato informazioni all’imprenditore Massimino Aceto in relazione ad alcune verifiche fiscali.
Le società poste sotto sequestro sono: Aceto Group srl, Marp Costruzioni, Coimm sas, Redimix, Tecnoimpianti e Marian Mirabelli srl.