Rende, Talarico: “lavori del consiglio chiusi improvvisamente”

Rosalba Baldino

“E’ grave e senza precedenti la decisione del Presidente del Consiglio comunale di Rende di chiudere anzitempo e improvvisamente i lavori del Consiglio odierno e impedire allo stesso Consiglio di discutere il documento delle minoranze con il quale si proponeva la fine della consiliatura.” E’ quanto afferma Mimmo Talarico capogruppo attivaRende

“Il Presidente Morrone, approfittando di un conciliabolo di pochi minuti e di ruotine dei consiglieri di minoranza – aggiunge- per decidere su chi tra gli stessi consiglieri dovesse intervenire, ha posto fine ai lavori del Consiglio, senza tra l’altro passare alla seconda fase dell’esame del punto all’ordine del giorno, che prevedeva la dichiarazione di voto e il voto stesso.

E ciò è avvenuto dopo che le minoranze avevano atteso per un’ora che i gruppi di maggioranza si riunissero per discutere al loro interno del punto in questione.”

“Quello di oggi e’ un atto, l’ennesimo, che matura in un contento fortemente segnato dalle note vicende giudiziarie e che hanno minato profondamente la credibilità dell’Amministrazione di Rende.”

“La città è senza sindaco, vice sindaco, assessore ai lavori pubblici, senza dirigenti e funzionari apicali, con la commissione di accesso insediata – conclude Talarico-  e la maggioranza va avanti come se nulla fosse, costringendo al silenzio i consiglieri comunali. La stessa maggioranza, addirittura ha, intenzione di portare all’approvazione nei prossimi giorni il Piano regolatore generale.

Impedire che la massima assise comunale discutesse e si esprimesse su quanto sta avvenendo da diversi mesi è grave e senza precedenti.

Quanto è avvenuto rappresenta un’offesa alla città e alle istituzioni e aggiunge vergogna a vergogna”.

 

                                                                                                                                 

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