Una trentina di persone risulterebbero indagate sui presunti brogli elettorali alle elezioni comunali di Reggio Calabria del 20 e 21 settembre 2020. Dopo gli arresti dell’ex consigliere metropolitano e comunale del Pd Antonino Castorina e di un presidente di seggio, Carmelo Giustra, entrambi ai domiciliari, la Procura di Reggio Calabria starebbe indagando su alcuni componenti dei seggi elettorali – presidenti, segretari e scrutatori – dove si sono verificate le maggiori anomalie nei registri dei voti. Al momento gli inquirenti hanno posto sotto osservazione 8 sezioni elettorali, riscontrando 100 voti falsamente registrati di persone, soprattutto anziani, che non sono mai andate a votare, tra questi addirittura 4 deceduti.
Il sostituto procuratore Paolo Petrolo e il procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni hanno notificato un avviso di garanzia, unitamente ad invito a presentarsi, nei confronti di una trentina di persone. Si tratta di scrutatori e/o segretari di seggi in determinate sezioni elettorali.
Secondo l’accusa, proprio nella loro qualità di scrutatori o segretari di seggio, avrebbero, in concorso materiale morale con Antonino Castorina, alterato i registri/liste elettorali, annotando in modo falso, sui registri stessi, che diverse persone avessero votato a seguito di identificazione per “conoscenza personale”, mentre, in realtà, gli stessi non si erano mai recati a votare alle elezioni del 20 e 21 settembre 2020; nonché per aver alterato le schede elettorali relative ai soggetti (regolarmente abilitati a votare nella rispettiva sezione, ma ami presentatisi a votare alle elezioni del 20 e 21 settembre 2020), così da far apparire la regolare espressione del voto da parte di quest’ultimi mentre, in realtà, il voto era stato espresso da soggetti diversi con le modalità illecite già spiegate in precedenza.