Aperto sportello “Fabiana Luzzi” a Cosenza

Rosalba Baldino


“Siamo mutilati” Dolore inenarrabile sono le parole di Mario Luzzi, il papà di Fabiana, la ragazza uccisa e bruciata via dal fidanzato a Corigliano Rossano nel maggio del 2013. I genitori presenti a Cosenza per l’inaugurazione di uno sportello d’ascolto. L’iniziativa della polizia di stato porta il nome di Fabiana Luzzi, la sedicenne, uccisa con 26 coltellate dal fidanzato che l’ha lasciata agonizzante a terra, per poi tornare da lei con una tanica di benzina e darle fuoco. Il papà e la mamma di Fabiana, Mario e Rosa, guardano quelle stanze con occhi umidi, ringraziano per l’affetto gli agenti di polizia,e parlano di una famiglia normale stravolta. Responsabile dello sportello d’ascolto, servizio erogato dalla polizia di Stato, sarà Tiziana Scarpelli. “Una struttura -ha sottolineato il primo questore donna della città dei bruzi, Giovanna Petrocca potrà contare su un’equipe di esperti”.
Per la giornata internazionale contro la violenza alle donne si è voluto coinvolgere – nell’auditorium Guarasci istituzioni e studenti. “Questo non è amore” questo il nome della manifestazione, un segnale – è stato spiegato – di vicinanza delle forze dell’ordine ai cittadini. 94 le donne vittime di femminicidio dall’inizio dell’anno in Italia, una spirale di violenza che va fermata. Informare e sensibilizzare la mission del 25 novembre, obiettivo per dirla con le parole del vice Capo della polizia , il prefetto Vittorio Rizzi “è il cambiamento culturale, un cambiamento di rotta”

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