Il giorno dopo l’abbandono dei 13 medici di base vaccinatori che hanno deciso di sospendere il servizio prestato all’interno dell’Hub di Paola, le operazioni vanno comunque avanti… gli utenti in attesa di essere vaccinati o in osservazione dopo l’inoculazione tentano di resistere al gran caldo con ventagli improvvisati, perché temperatura e umidità rendono l’aria irrespirabile nella tensostruttura. Pare che anche le condizioni di disagio vissute in questi giorni afosi siano state alla base della diaspora: “Alcuni medici hanno deciso di sospendere la loro attività per i disagi e per contrasti, comunque andiamo avanti – dice l’assessore Trotta uno dei medici vaccinatori – speriamo che la spaccatura si ricomponga”.
In attesa di spostarsi nella palestra adiacente, il trasloco avverrà il prossimo 5 luglio, sicuramente più fresca, da Paola era partita la proposta di far slittare i turni di vaccinazione nelle ore serali o addirittura organizzare un vax night dedicato ai giovani. Ancora qualche giorno di sofferenza poi anche chi oggi ha fatto la prima dose come Floriana riceverà il richiamo in un contesto più consono.
Non bisogna rallentare, a Paola come negli altri centri vaccinali si è fatto un gran lavoro, ma non basta. Serve continuare con questo rimo per tutta l’estate se si vuole raggiungere l’obiettivo: “Oggi raggiungiamo le 15.000 dosi inoculate in questo centro, è un’impresa fondamentale che dobbiamo portare a termine entro l’estate”.