Un’aggressione di natura sessuale sarebbe avvenuta giorni fa a Vallefiorita, in provincia di Catanzaro. Sulla vicenda, di cui parla la stampa locale dopo una denuncia dell’Arcigay “I due mari”, è intervenuto anche il responsabile circoscrizionale della Calabria di Amnesty International Antonio Grillea. “Una testata in pieno volto – afferma – e poi gli accertamenti nell’ospedale di Catanzaro. Gli insulti lesbofobici sono infatti sfociati nell’aggressione fisica”. L’aggressione sarebbe stata compiuta da un vicino di casa della donna che prima l’avrebbe insultata. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Catanzaro per chiarire le circostanze e la dinamica di quanto è successo e per accertare se effettivamente si sia trattato di un’aggressione lesbofobica o se pure vi siano altri motivi dietro. “Un violento episodio di intolleranza e discriminazione – afferma Grillea – avvenuto all’interno del palazzo di residenza della donna, con protagonisti i suoi vicini di casa, a riprova di quanto contesti famigliari e considerati ‘sicuri’ si possano rivelare al contrario pericolosi. Amnesty International – Circoscrizione Calabria esprime profonda indignazione per l’accaduto e manifesta massima solidarietà con la vittima, sollecitando l’amministrazione comunale di Vallefiorita affinché metta in campo nell’immediato tutti gli strumenti possibili per tutelare la sua incolumità e il rispetto dei suoi diritti fondamentali impegnandosi in maniera concreta per evitare il ripetersi di violenze a sfondo omobitransfobico”
Aggressione nel Catanzarese, accertamenti per verificare dinamica e motivi
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