I primi cittadini dello Jonio chiedono un incontro urgente al Commissario Cotticelli.
Il sindaco di Trebisacce, aprendo i lavori e ringraziando i presenti, ha disegnato un quadro preciso delle gravi, e sotto alcuni punti di vista grottesche, condizioni in cui versa la sanità dell’Alto Ionio dalle “difficoltà nel reperimento dei medici per potenziare e rendere costantemente attivo il Pronto Soccorso di Trebisacce e per completare la trasformazione del reparto di Lunga Degenza in reparto di Medicina, alla carenza dei medici specialisti ambulatoriali, prescindendo dall’inerzia dei politici e degli organi ministeriali nel dare attuazione alla sentenza del Consiglio di Stato che ha sancito la riapertura dell’Ospedale G. Chidichimo. Senza dimenticare la scarsa attenzione per le dinamiche sanitarie dei paesi montani, spesso abbandonati a sé stessi, senza continuità assistenziale, e le difficoltà che sta vivendo il Servizio del 118.”
Il sindaco di Trebisacce ha inoltre stigmatizzato gli “incomprensibili e ingiustificabili ritardi nell’indire la gara d’appalto per le sale operatorie dell’Ospedale di Trebisacce, sebbene sia stato approvato da più tempo il relativo progetto definitivo. Dinamiche diventate più complicate col nuovo Decreto Sanità Calabria, che ha reso ancora più ingarbugliata e di difficile gestione la sanità in Calabria, rendendo difficile proporre interventi e bloccando ogni iniziativa o attività.”
Al fine di affrontare queste problematiche in modo risolutivo, i sindaci del comprensorio, riconoscendo al primo cittadino di Trebisacce il merito di aver portato avanti una costante e continua battaglia per la riapertura dell’ospedale, grazie alla quale ancora oggi vive una flebile speranza, hanno deciso di richiedere un incontro urgente al Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario, Gen. Cotticelli, sia per affrontare tutti i problemi enunciati ma anche e soprattutto per avere risposte concrete.
“La misura è colma – ha dichiarato il sindaco Franco Mundo – Come sindaci siamo costantemente chiamati a dare risposte concrete ai cittadini. Un territorio immobilizzato, costantemente depauperato dei servizi e strutture, come il nostro, è un territorio che si vuole fare morire, come se ci fosse un progetto finalizzato a renderci sempre più poveri e sempre più isolati. Un territorio che non può garantire servizi sanitari indispensabili è un territorio che si spegne sotto il profilo turistico, economico e del welfare. Non smetteremo mai di lottare per contrastare questo atteggiamento. Perciò, insieme ai sindaci del territorio, col sostegno anche della realtà Commissariale di Cassano allo Ionio e del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, abbiamo richiesto un incontro con il Commissario ad Acta, dal quale pretendiamo risposte concrete e fattive. É impossibile – conclude Mundo- accettare che dei mille problemi della nostra sanità, nessuno possa essere risolto!“.