La denuncia di Animal Protection Italia: randagi malati lasciati in strada perché i canili sono saturi.
Teresa Giuliani, vice Presidente di Animal Protection Italia sottolinea che “negli ultimi 15-20 giorni l’ attività relativa al randagismo è giunta al collasso. Canili che rifiutano gli ingressi dei randagi nonostante le gravi criticità sul territorio comunale di Corigliano Rossano dove vi è una presenza significativa di randagi: cani malati di LEHISMANIA patologia molto importante per la incolumità sanitaria dei cittadini e cani affetti da altre patologie infettive”.
La vice presidente dell’associazione cita un caso accaduto domenica 28 Aprile: “A seguito di segnalazione di un cucciolo a bordo strada di un’ arteria trafficatissima siamo stati costretti a stazionare per ore per prelevare il cane e ingressarlo presso il canile di riferimento – Corigliano Rossano. Cosa impossibile nonostante la disponibilità della squadra cattura e del veterinario reperibile sul territorio. Sono state fatte decine e decine di telefonate ai veterinari del distretto Jonio sud del personale comunale che si occupa dei servizi presso il canile. Non solo: sono stati interpellate altre figure istituzionali del servizio di Igiene Urbana e randagismo dell’ Asp di Cosenza. Dopo circa 4 ore di estenuante lavoro non è stato possibile il ricovero del cane presso il canile di riferimento e solo dopo la disponibilità del rappresentante delle guardie zoofile il cane è stato dato in consegna allo stesso grazie alla sua sensibilità”.
“Considerato che nell’ ultimo periodo questa condizione è gravemente peggiorata, Animal Protection chiede ai sindaci e alla direzione generale di avviare una valutazione dell’ attuale stato organizzativo che non risponde assolutamente alle esigenze del territorio.