L’ex capogruppo del Pd nel Consiglio regionale della Calabria Sebi Romeo è stato assolto dall’accusa di associazione a delinquere che gli veniva contestata dalla Procura di Napoli in un’inchiesta che aveva riguardato anche il dirigente del Partito democratico Nicola Oddati e nell’ambito della quale il politico reggino lo scorso febbraio era stato raggiunto da un provvedimento di obbligo
firma, poi revocato. Sebi Romeo è stato l’unico imputato ad aver scelto il rito abbreviato. La Procura lo aveva accusato, era scritto nel capo di imputazione, “per la sua opera di mediazione presso pubblici ufficiali della Regione Calabria al fine di favorire l’imprenditore Salvatore Musella nell’aggiudicazione di gare d’appalto da individuare”.
In una nota, gli avvocati Natale Polimeni e Giuseppe Camera, difensori dell’ex consigliere regionale, “registrano piena
soddisfazione per la sentenza. I fatti contestati, peraltro con ben pochi indizi a carico del Romeo – aggiungono – erano già
stati ritenuti deboli dal gip rispetto alla richiesta da parte della Procura della Repubblica di Napoli. È stata stabilita una
verità, peraltro già accertata in fase cautelare dal Tdl di Napoli che aveva disposto l’annullamento della misura cautelare
imposta, accogliendo la tesi difensiva che vedeva Romeo assolutamente estraneo ai fatti contestati. È stata data la
giusta lettura ad una vicenda di natura esclusivamente politica che nulla aveva di criminale. È stata data corretta
interpretazione – sottolineano i due legali – alla condotta di Romeo da inquadrarsi nell’ambito delle dinamiche prettamente
politiche e non connotata da profili di rilevanza penale”.