Le scelte sulla scuola sono le più difficili da fare e non vedranno mai tutti d’accordo, ma non si possono ignorare i dati che emergono dall’esame del contagio in Calabria. Numeri inconfutabili come quelli trasmessi dall’Asp di Cosenza al dipartimento di prevenzione che fotografano una situazione di pericolo nelle classi cosentine. “C’è un netto aumento di positività dal 22 febbraio in poi – scrive la dirigente dell’Asp – rispetto alle settimane precedenti, è necessario valutare i dati relativi alle singole scuole per una eventuale chiusura dei plessi dove si registra il maggior numero di casi”. Tra gli istituti comprensivi interessati, quello di Carolei – Dipignano con 6 casi nei plessi di Laurignano e Dipignano, il Don Milani De Matera di Cosenza con sette casi nei plessi di via Saverio Albo, Via Aldo Moro e la Città dei ragazzi. L’istituto comprensivo di via Negroni che presenta sei positività presso la scuola media e quello di Spezzano Sila – Celico nei plessi di Camigliatello e Lagarò con 7 casi accertati. Due i casi nel plesso Dionesalvi dell’istituto Gullo mentre è stato rilevato un caso a Via Milelli che fa parte dell’istituto Zumbini, nel Liceo Scorza, nel Mancini e nell’Ipsia Marconi. L’Asp sottolinea le difficoltà a sottoporre a tampone tutte le scolaresche interessate e il pericolo che il numero di casi aumenti nel prossimo periodo.
In molti di questi istituti sono state già intraprese misure di contenimento per singole classi o plessi, l’Asp ritiene opportuna una valutazione più ampia.
L’aumento esponenziale dei contagi di studenti è testimoniato dai grafici pubblicati dall’Asp. Aumentano i positivi nella fascia di età da 0 a 18 nell’ultimo mese. Spiccano le situazioni di Corigliano Rossano con 82 casi, Cosenza con 42 e Rende con 12.