Sempre. Nelle 4 regioni in zona rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, e Valle d’Aosta l’autocertificazione è sempre richiesta. Come durante il primo lockdown, sarà consentito muoversi nella giornata solo per ragioni di lavoro, necessità, salute e urgenza, infatti, i cittadini della “zona rossa” dovranno indicare e giustificare i motivi dello spostamento. I controlli verranno fatti a campione e chi non riuscirà a dimostrare il motivo indicato nell’autocertificazione, sarà multato e denunciato.
Ma cosa cambia rispetto al primo lockdown? A differenza di prima, ci si potrà muovere per accompagnare o riprendere i bambini che frequentano le scuole in presenza o per andare negli esercizi commerciali aperti, come ad esempio i parrucchieri che nel primo lockdown erano chiusi.
Anche se il Dpcm non lo specifica, bisognerà di fatto portare sempre con sé il modulo di autocertificazione da esibire ad ogni controllo.
In ogni caso, secondo l’ultimo Decreto, i calabresi hanno il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni e anche tra Comuni e Province della stessa Regione, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute; Queste restrizioni saranno attuate, da venerdì 6 novembre, per almeno, 15 giorni.
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