Carenza di medici all’Hospice di Cassano

Anna Franchino

Serve personale sia alla struttura dell’Hospice “San Giuseppe Moscati”, sia al Consultorio Familiare, il sindaco di Cassano Gianni Papasso ha scritto una missiva indirizzata al Commissario dell’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina e per conoscenza anche al Presidente della Regione Calabria, formalizzando la richiesta di assegnazione di personale “per evitare – dice il primo cittadino –  l’interruzione di un servizio pubblico di fondamentale importanza per il territorio”. Una struttura di eccellenza per la Calabria evidenzia Papasso un vero e proprio punto di riferimento per tante persone che necessitano, in una fase così delicata della loro vita, delle massime attenzioni e del più profondo rispetto. Sono solo 2 i medici che lavorano nella struttura h24, uno dei quali alle porte del pensionamento, c’è anche un terzo sanitario che svolge le sue funzioni part-time, con sole 20 ore settimanali. Stessa sorte potrebbe toccare anche al Consultorio Familiare. Perché dal 30 giugno prossimo, andrà in pensione l’infermiera professionale, in forza alla struttura socio-sanitaria. “Già dallo scorso ottobre,   – ha scritto il sindaco – nel Consultorio manca la figura dell’ostetrica, in quanto, dopo il pensionamento nessuna analoga figura professionale è subentrata al suo posto. Dal 30 giugno, quindi, nella struttura di riferimento opereranno soltanto l’Assistente Sociale e la Ginecologa che, però, non potrà erogare alcuna prestazione sanitaria senza l’ausilio dell’ostetrica e dell’infermiera professionale, mentre, solo una volta alla settimana, ci sarà la presenza della psicologa”. Insomma Cassano rischia un depauperamento dal punto di vista sanitario ecco perché bisogna intervenire e farlo al più presto…intanto il sindaco ha lanciato l’allarme ma subito dopo le vacanze pasquali previsto un incontro sia con Occhiuto che con La Regina per trovare una soluzione definitiva.

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