Tra le 35 città italiane che oggi scioperano per il clima, c’è anche Catanzaro. Piazza Matteotti, stamattina, ha radunato circa 400 studenti e attivisti del Friday For Future. Hanno urlato slogan, fatto sentire la loro voce, stretto per mano gli striscioni per stimolare le coscienze e avviare confronti anche su industrializzazione e capitalismo. Lagiovani catanzaresi sono scesi in piazza per il Global Strike, lo sciopero globale per il clima. La manifestazione è stata organizzata dal Collettivo studentesco Sagitta. Eco ansia, fast fashion, diete sostenibili, sono solo alcuni degli argomenti trattati nel corso del sit in.
Nel mirino degli attivisti di Friday for Future, come sempre, infatti, c’è la sostanziale inazione da parte della comunità internazionale e della maggior parte dei governi nazionali, come quello italiano, contro i cambiamenti climatici. Questa volta, però, lo sciopero per il clima si è trasformato da semplice manifestazione a un vero e proprio atto di “resistenza climatica”, iniziata 15 settembre scorso con una giornata di azione globale per il clima, con eventi in diverse città del mondo, culminata oggi con lo strike in 35 delle principali piazze d’Italia tra cui Catanzaro.
“Prima della manifestazione – hanno dichiarato gli organizzatori – abbiamo fatto una riunione rendendoci conto di un sentimento di forte ansia che si prova al riguardo della crisi che stiamo vivendo. Non ci sentiamo e vediamo rappresentati in una società che ci nega il futuro, incerto anche a causa della crisi climatica”. Tutti i partecipanti hanno scritto su un quaderno, consegnato ad inizio manifestazione, le proprie proposte per migliorare la città e la scuola da un punto di vista “green” con la possibilità di intervenire al dibattito. In linea con la mission dello sciopero nazionale, inoltre, i ragazzi hanno distribuito buste e guanti per ripulire al termine della manifestazione gli ambienti con tanto di linee guida da utilizzare.