Controlli a tappeto nel capoluogo calabrese: sotto la lente d’ingrandimento alcune attività commerciali A eseguirli la Divisione Polizia Amministrativa della Questura, operando congiuntamente alla Capitaneria di Porto, la Polizia Locale e l’A.S.P/S.I.A.N. di Crotone, ha effettuato controlli amministrativi nell’area mercatale di via Giacomo Manna e a Piazzale Nettuno.
Nel corso della verifica nel primo sito, è emerso che i titolari di due attività di vendita di generi alimentari stavano effettuando abusivamente il commercio. Pertanto tutta la merce in vendita, circa 100 chili di orto-frutta, è stata sottoposta a sequestro amministrativo, per poi essere devoluta in favore di un’associazione di volontariato. Ai titolari sono state applicate le sanzioni amministrative previste.
I militari della Capitaneria di Porto, all’esito del controllo effettuato a due pescherie, hanno accertato la violazione degli obblighi in materia di etichettatura e di informazioni obbligatorie al consumatore. Pertanto ha proceduto a elevare due sanzioni amministrative.
Inoltre, personale della Polizia Locale di Crotone ha elevato una sanzione amministrativa per l’occupazione abusiva del suolo pubblico delle predette attività, mentre personale della A.S.P/S.I.A.N. ha proceduto a elevare sanzioni amministrative per mancanza di SCIA sanitaria a due venditori ambulanti di prodotti ortofrutticoli, privi di qualsiasi autorizzazione.
Ulteriori controlli sono stati effettuati nei pressi della rotonda di piazzale Nettuno. Qui il personale della Squadra Amministrativa della Questura e della Capitaneria di Porto ha sanzionato il titolare di un’attività commerciale in forma itinerante, per aver effettuato commercio su area pubblica in sede fissa per la vendita di prodotti di genere alimentare, privo delle autorizzazioni previste; la merce esposta, circa 70 chili di prodotti ittici, è stata posta sotto sequestro amministrativo.
Il personale della Capitaneria di Porto ha accertato che il trasgressore risultava sprovvisto di qualsiasi documentazione che attestasse l’origine e la tracciabilità del prodotto ittico, procedendo ad elevare la sanzione amministrativa prevista. Il prodotto ittico, ispezionato dai competenti medici veterinari dell’A.S.P. di Crotone, è stato giudicato non idoneo al consumo umano, per cui ne è stata disposta la distruzione. Inoltre, è stata elevata una sanzione amministrativa per la riscontrata occupazione del suolo pubblico.