Cerimonia per il 208° annuale di fondazione dell’Arma de Carabinieri. Le cifre dell’impegno: 588 arresti, 31,5 chili di droga sequestrati, 400mila euro di multe per lavoro nero, impegno sempre maggiore contro la violenza di genere.
Il bilancio delle attività istituzionali svolte nell’ultimo anno dai Carabinieri di Cosenza è stato tracciato dal Comandante Provinciale dell’Arma il Colonnello Agatino Saverio Spoto, nel corso della cerimonia per il 208° Anniversario della Fondazione dell’Arma. La manifestazione quest’anno si è svolta nella storica Caserma “Paolo Grippo”. Alla presenza di autorità civili, militari e religiose.
Sulle note della “Marcia del Piave” e del “Silenzio d’Ordinanza”, il Comandante Provinciale e il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella hanno officiato il toccante momento della deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti, a cui è conseguita la lettura solenne dei messaggi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi.
Sono stati evidenziati i successi sul fronte della lotta alla criminalità, e il prezioso e quotidiano rapporto con le autorità giudiziarie distrettuali ed ordinarie, il Colonnello Spoto ha voluto sottolineare la rinnovata capacità dell’Arma dei Carabinieri di percepire ed analizzare le continue evoluzioni della delinquenza, adeguando il proprio modello ordinativo con flessibilità e duttilità: in questo solco sono rientrati gli sforzi nel contrasto dei reati riconducibili alla “violenza di genere” e, sul piano ordinativo, le recenti istituzioni del Reparto Territoriale di Corigliano-Rossano e della Compagnia di Cassano all’Ionio, che hanno incrementato rispetto all’anno precedente, i servizi di prevenzione e controllo del territorio.
Infine, prima degli onori finali, il Comandante Provinciale e le più alte cariche Istituzionali presenti, hanno conferito ai militari distintisi in alcune delle tante attività di Polizia Giudiziaria e nelle meritorie azioni di soccorso alla popolazione.
Non è mancato un riferimento ai più piccoli: rappresentati da una colorata e festosa partecipazione di alunni dell’Istituto Comprensivo “Spirito Santo” di Cosenza. L’Anniversario di Fondazione dell’Arma offre, come sempre, l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività svolta e dei risultati conseguiti negli ultimi 12 mesi.
L’Anno appena trascorso è stato caratterizzato da risultati più che lusinghieri, frutto del costante impegno di ogni militare in servizio nella Provincia di Cosenza. I nostri Reparti, idealmente rappresentati dallo schieramento dinnanzi a voi, sono gli unici presidi di polizia nella gran parte dei 150 Comuni della Provincia e rappresentano fisicamente la presenza diffusa e forte dello Stato, operando in una prospettiva di autentica prossimità ai bisogni delle diverse comunità, secondo un modello ordinativo recentemente oggetto di rivisitazione.
Ci si riferisce in particolare alla recente disposizione del Comando generale dell’Arma, con la quale sono state profondamente razionalizzate parte delle dipendenti articolazioni attraverso l’istituzione del Reparto Territoriale di Corigliano-Rossano e l’elevazione a Compagnia Carabinieri della Tenenza di Cassano all’Ionio. Questi Reparti di nuova formazione, vanno ad aggiungersi agli altri 96 presidi del comando Provinciale di Cosenza organizzati in ulteriori 7 Compagnie, 88 Stazioni e 1 Posto Fisso.
L’operazione, oltre a distribuire le risorse in un’ottica di migliore aderenza alle esigenze di controllo del territorio e di contrasto alle plurime forme di criminalità ivi presenti, comune ed organizzata, rappresenta in pieno la continua ricerca di capillarità dell’Arma dei Carabinieri in un’ottica di costante vicinanza alla popolazione ed in aderenza al messaggio Istituzionale “Possiamo aiutarvi”.
In questo periodo l’Arma di Cosenza ha perseguito 14150 reati, corrispondenti al 87% delle denunce complessivamente presentate a tutti i Reparti e Uffici delle Forze di Polizia operanti in questa Provincia. Inoltre, i Reparti Carabinieri hanno proceduto per circa il 72% dei reati complessivamente scoperti, deferendo 5075 persone e traendone in arresto 588. Questa alacre azione investigativa è stata condotta con l’efficace coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e delle Procure della Repubblica di Cosenza, Paola e Castrovillari, Autorità Giudiziarie a cui, ancora una volta, sento di rivolgere il ringraziamento mio personale e di tutti i Carabinieri.
Si tratta di successi operativi raggiunti con un lavoro meticoloso e silenzioso, che muove da un unico obiettivo finale, l’affermazione della giustizia e della legge. Si pensi al settore degli stupefacenti, che si caratterizza in questa Provincia per l’ampiezza del fenomeno e per il sempre più frequente coinvolgimento di giovani, anche minori, tangibile espressione di una situazione di grave disagio giovanile. Dal mese di gennaio di quest’anno, in soli cinque mesi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno tratto in arresto in flagranza di reato 44 spacciatori, deferito in stato di libertà ulteriori 93 pusher, segnalato alla Prefettura per gli aspetti amministrativi 156 assuntori, sequestrando complessivamente oltre 31,5 kg di stupefacente di varia tipologia. Numeri che indicano in modo eloquente la preoccupante crescita dei traffici di sostanze stupefacenti e, soprattutto, l’esistenza di un mercato particolarmente florido che frutta lauti guadagni illeciti alle organizzazioni criminali.
Ed ancora si pensi all’attività di contrasto e prevenzione alla “violenza di genere” che ha portato i militari del Comando Provinciale di Cosenza, d’intesa con le Autorità Giudiziarie, la Prefettura, e le varie Associazioni di riferimento, ad operare a tutela delle vittime di atti persecutori, maltrattamenti e violenze, perseguendo, nel corso del 2021 ben 365 reati in materia, traendo in arresto 66 persone, deferendone 299 in stato di libertà e promuovendo l’adozione di 119 misure cautelari integranti il divieto di avvicinamento alle vittime.
È, altresì, importante sottolineare che l’Arma è in prima linea anche nella repressione di tutte quelle forme di aggressione criminale che attentano alla nostra salute, all’ambiente in cui viviamo, al patrimonio culturale, all’ambito lavorativo.
Prova ne sono le 212 ispezioni in materia di produzione alimentare eseguite dai Carabinieri del NAS di Cosenza, che hanno accertato complessivamente 14 violazioni segnalate all’Autorità Giudiziaria e sanitaria, con sequestri di beni per un controvalore di 115000,00 euro. Meritano una particolare menzione i controlli alle mense scolastiche a tutela della salute dei più piccoli.
È risultata parimenti rilevante, l’attività compiuta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cosenza, i quali, a fronte di ben 196 accessi ispettivi effettuati in autonomia ed in collaborazione con le Stazioni Carabinieri, hanno deferito 121 persone in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, segnalato amministrativamente 176 persone, contestato sanzioni per 402000,00 euro, individuando 111 lavoratori “in nero” e contribuendo a prevenire ogni forma di infortunio, nonché a mantenere alta l’attenzione sul delicato mondo del lavoro, sempre esposto ad intollerabili forme di sfruttamento.
Ed inoltre, si evidenzia la meritoria attività svolta dalla componente Forestale, presente nella nostra Provincia un Gruppo e 39 Stazioni Forestali, 2 Reparti Parco, Sila e Pollino, e un Reparto per la Tutela della Biodiversità, che nel periodo di riferimento ha consentito di effettuare oltre 4000 controlli tra persone, veicoli ed aziende, con il contestuale deferimento in stato di libertà di 35 persone e con l’elevazione di sanzioni amministrative per oltre 30000,00 euro. L’alta specializzazione dell’intero comparto ambientale, unicum nel suo genere, attesta pienamente la qualità e l’intensità dell’impegno dell’Arma a salvaguardia della salute del nostro ecosistema, delle bellezze naturali della nostra Provincia e nel pieno interesse a preservare, per le future generazioni, il nostro patrimonio ecologico.
Pur trattandosi di un bilancio più che soddisfacente, è doveroso ricordare che i veri risultati non risiedono tanto nelle cifre che testimoniano i successi dell’attività repressiva, quanto piuttosto nell’importante mole dei servizi di prevenzione diuturnamente espletati per impedire il verificarsi di reati.
La tutela della legalità nella logica dell’Arma dev’essere quindi essenzialmente attiva e concreta presenza in chiave preventiva in ogni centro urbano e lontana frazione della nostra Provincia. La prevenzione è un’attività silente, difficilmente misurabile, non osservabile nella sua piena dimensione, i cui effetti, se ben condotta, sono comunque forieri di frutti immediatamente percepibili. Si tratta di attività che costituisce l’essenza della missione del Carabiniere e che si sviluppa capillarmente, in virtù della dislocazione territoriale dei Reparti dell’Arma.
In tale quadro, i Carabinieri di Cosenza hanno rinnovato il proprio quotidiano impegno, incrementando le ore di servizio destinate alle ore di pattugliamento del territorio, effettuando ben 61410 servizi preventivi in tutta la Provincia di Cosenza, con una media di circa 170 pattuglie al giorno.
La concretezza e l’incisività delle attività di controllo del territorio, sono testimoniate in modo estremamente eloquente dagli otre 156 mila mezzi controllati su strada e le oltre 206 mila persone identificate.
Questa incisiva azione di controllo del territorio, che vede l’Arma dei Carabinieri operare in stretta sinergia con le altre Forze di Polizia, vuole essere una risposta concreta, tangibile all’avvertita esigenza di rassicurazione sociale perché il Carabiniere deve essere tra la gente e con la gente, facendosi carico dei bisogni, delle ansie e delle preoccupazioni che i cittadini quotidianamente affrontano.
È questa la vera essenza della prossimità, garantita anzitutto dalle Stazioni Carabinieri, presidi di legalità e luoghi di ascolto in grado di sommare capacità operative e sensibilità umana, per esercitare un’insostituibile funzione di “rassicurazione sociale”.
Per tali ragioni, le Stazioni sono avvertite dalla popolazione come “patrimonio” di ciascuna comunità e l’efficacia di questo modello sul piano della sicurezza reale e percepita è testimoniata anche dalle numerose richieste volte alla costituzione o al potenziamento di presidi dell’Arma che con periodica frequenza provengono dalle comunità locali attraverso i rappresentanti istituzionali.
La prossimità al cittadino e la tutela della legalità, dunque, costituiscono attività prioritarie che l’Arma porta avanti con un approccio olistico, non solo attraverso lo svolgimento dei compiti precipui di una moderna Forza di Polizia, ma anche attraverso una costante opera di informazione sui banchi di Scuola, al fianco di Presidi ed Insegnanti, per diffondere la “cultura della legalità” in un’ottica di formazione delle future generazioni di cittadini.