Genera 60 milioni di valore al consumo l’Indicazione Geografica Protetta Cipolla Rossa di Tropea Calabria. Lo rende l’organismo di certificazione Csqa in occasione del rinnovo triennale, da parte dell”Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf), dell’autorizzazione ad effettuare i controlli sul prodotto. Csqa segnala che la Cipolla Rossa di Tropea può contare oggi su una filiera da 20mila tonnellate di produzione certificata, di cui circa il 20% destinate alla trasformazione e 170 operatori. “Nell’era dell’intelligenza artificiale, anche nella delicata fase dei controlli, è necessario cercare di garantire – afferma Giuseppe Laria, presidente del Consorzio di tutela – tempestività e precisione nella rilevazione dei dati di certificazione, di produzione e vendita. Grazie all’impegno di Csqa avremo a breve l’informatizzazione immediata, su piattaforma online, delle diverse operazioni inerenti il sistema di controllo. Si potrà quindi disporre in tempo reale, per ogni soggetto operante nell’area Igp, delle quantità certificate in fase di produzione e vendita”. “La nostra conferma quale ente di controllo – sottolinea Pietro Bonato, direttore generale e Ad di Csqa – è il risultato del lavoro sinergico svolto sul fronte della garanzia e della valorizzazione di questo prodotto, simbolo della terra e della produzione ortofrutticola calabrese, che rappresenta una straordinaria risorsa non solo economica ma anche sociale e culturale per lo stretto legame che essa ha con il territorio. Un’eccellenza conosciuta e ricercata in tutto il mondo, sia sui mercati nazionali sia in quelli esteri. Siamo orgogliosi, pertanto, di proseguire sul percorso intrapreso e della rinnovata fiducia in Csqa”.
Cipolla Rossa di Tropea, 60 milioni di valore al consumo
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