Continua la battaglia dei 34 lavorati che dopo 22 anni di servizio, per il comune di Cosenza, rischiano di perdere il posto di lavoro. I lavoratori svolgevano il servizio di trasporto, assistenza disabili, dializzati e anziani. Ieri mattina, si è svolta la protesta, davanti alla procura di Cosenza, ma senza risultati. Così, da questa notte, hanno indetto un’assemblea permanente, all’interno della sede dove avvenivano i coordinanti dei vari servizi.
L’ Amministrazione Comunale fino ad oggi ha utilizzato, per il servizio, fondi comunali non più disponibili, a seguito del dichiarato dissesto, tant’è che ha predisposto un nuovo bando di gara, senza utilizzare fondi comunali come in passato, utilizzando fondi per la non autosufficienza FNA che non prevede le clausole di salvaguardia del personale, il che mette a serio rischio la salvaguardia dei livelli occupazionali di questi lavoratori.
La gara dei servizi è scaduta il 31 ottobre 2020 e prorogata fino al 31 dicembre 2020 e dal 01 gennai 2021 questi lavoratori, pur formalmente assunti, sono sospesi nello svolgimento delle attività lavorative e chiaramente dallo stipendio.
“Il lavoro è un diritto da difendere con le unghie e con i denti” – dice alla nostra emittente una delle 34 lavoratrici. “Abbiamo tutti, superato i cinquant’anni di età. Dove andiamo? Siamo carta straccia da buttare?” – amareggiata conclude la donna.
In buona sostanza il futuro lavorativo di queste donne e questi uomini, è a serio rischio. La loro richiesta? La stabilizzazione: “dopo 22 anni di lavoro ci è dovuta”.
A gran voce, i lavoratori chiedono, all’Amministrazione Comunale l’apertura di una immediata trattativa volta a salvaguardare il loro futuro e quello delle loro famiglie, perché: “La situazione non è più tollerabile. Chiediamo al primo cittadino di Cosenza di intervenire con concretezza e celerità”. “Noi continuiamo a protestare ad oltranza, – conclude una delle lavoratrici -, finché non avremmo risposte. Meritiamo il rispetto che ci siamo guadagnati dopo anni di lavoro al servizio della città di Cosenza”.